Servizi sociali, protocollo tra Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo - QdS

Servizi sociali, protocollo tra Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo

Stefania Zaccaria

Servizi sociali, protocollo tra Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo

mercoledì 25 Agosto 2021

La convenzione, firmata dal comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario 45 è stata fortemente voluta dal Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali

RAGUSA – Una convenzione per la gestione associata dei servizi sociali distrettuali. È questo l’obiettivo del protocollo siglato dal comitato dei sindaci del distretto socio sanitario n.45, che riguarda le città di Modica, Ispica, Scicli e Pozzallo.

I rappresentanti di questi enti locali hanno approvato qualche giorno fa lo schema di convenzione fra i comuni per la gestione associata dei servizi sociali distrettuali. La forma associativa fra enti locali della convenzione, nella forma prevista dal Testo unico degli Enti locali, è stata voluta dal dipartimento della Famiglia e delle politiche sociali che lo scorso luglio ha approvato le linee guida per la stesura dei Piani di zona 2021.

Tali linee disciplinano l’iter di adozione e stipula della convenzione, l’istituzione di un Ufficio di Piano e l’istituzione della Rete di protezione per l’inclusione locale. Dopo aver approvato lo schema di convenzione, i quattro comuni facenti parti del Distretto 45 si concentreranno infatti sulla costituzione dell’ufficio di piano e sulla convocazione della rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale.

“L’Ufficio di Piano – hanno detto dal distretto – va a sostituire per composizione e per compiti il Gruppo Piano e il Gruppo ristretto, individuati nei precedenti atti di programmazione. Si tratta di un organismo necessario, da regolamentare e dotare di autonomia, staccato da altri uffici, dotato di personale, strumenti e metodo di lavoro. Fondamentale il suo ruolo nella gestione dei vari fondi di competenza dei Servizi sociali dei Comuni del Distretto.

Solo per farci un’idea ci sono, tra gli altri, il fondo nazionale delle politiche sociali, disabilità e non autosufficienza, Povertà, Pon inclusione Welfare in Rete, Pnscia, Dopo di Noi, Vita indipendente, fondi comunitari. Una mole di lavoro ingestibile in assenza di un ufficio organizzato e autonomo”.

La Rete territoriale per i Piani di zona è invece istituita dal Comitato dei sindaci ed è composta da referenti dei Comuni del Distretto socio-sanitario e dell’Asp, rappresentanti del Terzo Settore, delle Associazioni di categoria, professionali e del mondo della cooperazione, delle Organizzazioni sindacali, degli Organismi della formazione professionale, delle Istituzioni scolastiche, dei Centri provinciali per l’istruzione Adulti (Cpia), dell’Ufficio servizio sociale minorile (Ussm), dell’Ufficio scolastico provinciale, dell’Osservatorio sulla dispersione scolastica, dell’Ufficio di Esecuzione penale esterna (Uepe), dei Centri per l’Impiego (Cpi), delle Università e dei Centri di ricerca, enti e associazioni in rappresentanza dei beneficiari degli interventi e dei servizi sociali.

Le sue aree di intervento riguardano specifici settori come famiglia, minori e anziani, disabilità e non autosufficienza, povertà ed esclusione sociale. La bozza di convenzione è stata inviata ai Comuni del distretto affinché venga approvata dei rispettivi consigli comunali e quindi firmata dai sindaci entro il prossimo 9 settembre.

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