Servizio scuolabus nuovamente operativo a Messina dopo dieci anni di disagi - QdS

Servizio scuolabus nuovamente operativo a Messina dopo dieci anni di disagi

Servizio scuolabus nuovamente operativo a Messina dopo dieci anni di disagi

giovedì 12 Settembre 2019

Dall’Amministrazione comunale massima priorità rivolta alla zona Sud del territorio urbano. Lunedì il via al progetto pilota, la cui gestione sarà a cura della Messina Social City

MESSINA – Per gli alunni delle elementari e medie delle periferie più disagiate, il nuovo anno scolastico comincia con una buona notizia: torna dopo dieci anni di blocco, il servizio scuolabus.

Qualche anticipazione era emersa nei giorni scorsi dalle dichiarazioni del presidente Atm Giuseppe Campagna, perché i 16 mezzi che saranno utilizzati sono dell’azienda trasporti, che li ha rimessi a nuovo, pronti per essere venduti: valore, sembra, 6.500 euro ciascuno. “Le nostre officine – ha detto Campagna – hanno eseguito il tagliando, il collaudo e tutto ciò che riguardava la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria”.

L’ufficialità dell’avvio è arrivata da Enrico Bivona, presidente della Messina Social City, che gestirà il servizio acquistando i mezzi. Si parla di un progetto pilota che partirà lunedì prossimo, quando saranno attivati i primi pulmini con 32 posti che verranno impiegati nei villaggi della zona Sud, dove per la chiusura di numerosi plessi il disagio delle famiglie è più forte. “In via sperimentale – ha precisato Bivona – per il mese di settembre il servizio sarà gratuito e soltanto da ottobre opererà in compartecipazione. L’Azienda speciale ha fatto propria la volontà dell’Amministrazione comunale di recuperare gli scuolabus dismessi, acquistandoli da Atm, per garantire un servizio importante per la collettività. L’Azienda ha concordato con i quartieri i percorsi e i luoghi di raccolta che a breve saranno resi definitivi”.

Il trasporto alunni riguarderà in particolare due quartieri della zona Sud con i villaggi di Pezzolo, Santa Lucia, San Filippo, Cumia, Bordonaro insieme ad altri che non hanno plessi perché dismessi o accorpati. Si tratta di un trasporto accessorio rispetto a quello garantito agli alunni con disabilità e che la Messina Social City continuerà a effettuare senza ridimensionamenti. L’azienda speciale gestirà in ogni suo aspetto il servizio, dagli orari ai percorsi e gli autisti che saranno alle sue dipendenze in raccordo con l’assessorato comunale alla Pubblica istruzione. “Ci muoveremo – ha spiegato l’assessore Enzo Trimarchi – secondo le richieste dei dirigenti scolastici, dando la priorità alle situazioni più problematiche. Le criticità maggiori sono a Cumia”.

Il servizio però non sarà esteso a tutti. “Ci sono tremila alunni – ha sottolineato l’assessore – e non possiamo coprire tutti i plessi. Speriamo di soddisfare le esigenze di almeno 400 bambini. La zona Sud è quella più penalizzata, quindi siamo concentrati lì ma se ci saranno richieste da altre parti le valuteremo. Per esempio anche la centralissima Mazzini-Gallo ci ha fatto richiesta di un mezzo. Vorrei offrire alle scuole anche un servizio per lo spostamento durante l’anno scolastico per attività didattiche esterne, facendo pagare una quota minima”.

Trimarchi ha rassicurato anche sul servizio mensa, che sarà garantito intanto fino a dicembre con il vecchio contratto. “Per il prossimo anno – ha precisato – stiamo preparando il bando di gara triennale. Sarà una gara europea che richiede molto tempo, ma se ci attiviamo già adesso possiamo farcela a non interrompere il servizio a gennaio”.

Negli ultimi dieci anni lo scuolabus era stato attivato solo per un breve periodo nel 2014. Neppure l’incendio della scuola di Mili San Pietro nel 2016, che aveva costretto gli studenti a frequentare il plesso di Larderia inferiore, era riuscito a smuovere gli uffici comunali per attivare almeno una navetta tra i due villaggi. I disagi di questi bambini e le loro famiglie, che adesso avranno finalmente il servizio, erano stati evidenziati più volte in questi mesi dal consigliere comunale del M5Ss Paolo Mangano che aveva proprio chiesto l’attivazione di uno scuolabus gratuito. “Ormai – ha affermato – sono trascorsi più di tre anni dal rogo che rese inagibile la sede scolastica di Mili, inserita lo scorso giugno nel Piano triennale delle opere pubbliche. Nell’auspicio che la ristrutturazione del plesso possa avvenire entro il 2020 è necessario mitigare le tante difficoltà affrontate in questi anni dagli studenti”.

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