Futuro e commercio: nuovo piano regolatore al Porto di Catania

Uno sguardo al futuro, tra commercio, turismo e città: il nuovo Piano Regolatore del porto di Catania

Uno sguardo al futuro, tra commercio, turismo e città: il nuovo Piano Regolatore del porto di Catania

Daniele D'Alessandro  |
mercoledì 18 Settembre 2024

È stato presentato ufficialmente, presso la sede di Confindustria, il nuovo Piano Regolatore del Porto di Catania: ecco come cambierà.

Rivoluzione, innovazione e uno sguardo rivolto al futuro. Per il porto di Catania, cuore pulsante dal punto di vista commerciale e non solo della città dell’Elefante, sta per aprirsi una nuova fase. Nella sede di Confindustria, in viale Vittorio Veneto, è stato presentato il Piano Regolatore, che porterà alla totale trasformazione della zona marittima etnea. Presenti alla conferenza il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale Francesco Di Sarcina, che ha illustrato slide e render sul progetto, il sindaco di Catania Enrico Trantino ed i vertici di Confindustria Catania, nonchè padroni di casa, la presidentessa Maria Cristina Busi ed Antonello Biriaco.

Il nuovo piano regolatore del Porto di Catania

Un investimento, tra interventi pubblici e privati, da oltre un miliardo di euro. Capisaldi del nuovo Piano Regolatore diverranno i traghetti, sia per l’importazione che per l’esportazione di merce da e verso Catania. Anche la zona Darsena verrà rinnovata, nell’ambito di una totale e continua simbiosi tra commercio, turismo e città. Ottenuti tutti i via libera dagli enti preposti, con il placet del Comune di Catania, l’obiettivo è quello di arrivare all’approvazione nell’arco di un anno, come riferito dal presidente Francesco Di Sarcina, e iniziare subito con i lavori secondo una scala di priorità delle opere che verrà fissata successivamente.

Di Sarcina: “Vogliamo proiettare il porto di Catania e tutta la città verso il futuro”

A presentare ufficialmente il progetto c’ha pensato, come detto, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale Francesco Di Sarcina, che ha illustrato a stampa e imprenditori i punti cardine del nuovo Piano Regolatore

“Catania continuerà a essere commerciale, limitatamente però a una parte del porto – le sue parole ai nostri microfoni – L’obiettivo, infatti, è anche quello di rendere il porto sempre più accessibile alla città, procedendo alla separazione degli spazi. Abbiamo tanti progetti in cantiere per migliorare la qualità delle aree portuali: con il nuovo Piano Regolatore avremo garantito il futuro per i prossimi 20 anni e non si navigherà più a vista. Le tempistiche? Servirà almeno un anno per giungere all’approvazione. Una volta approvato, dovremo fissare una scala di priorità delle opere e iniziare a recuperare le somme, per via pubblica e privata. Il nostro obiettivo è quello di proiettare il porto di Catania e tutta la città verso il futuro, in sinergia con il resto dei porti del sistema portuale. I traghetti saranno il core business commerciale del porto etneo, con i container spostati al porto di Augusta: i traghetti sono il presente e saranno il futuro del porto, con anche un servizio per le autovetture che mi auguro possa divenire realtà al più presto”.

Trantino: “Restituiremo il mare ai catanesi”

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, plaude alla visione futuristica del porto di Catania, sottolineandone la straordinaria importanza dal punto di vista commerciale e turistico. “Dobbiamo riuscire a proiettarci verso un futuro che non è neanche tanto lontano – ci spiega il primo cittadino – Se riusciremo a procedere all‘interramento della Stazione Centrale, a quello della Rete Ferroviaria e a questo nuovo progetto del porto che a me piace tanto, finalmente potremo restituire il mare ai cittadini catanesi. Questo continuo confrontarsi, mettersi in discussione, senza accampare alibi di alcun tipo, rappresenta un nuovo modo di intendere i rapporti tra i vari attori istituzionali che non può che far bene alla città. Quali saranno le strategie? L’obiettivo primario è riconsegnare gran parte del sedime a Nord, quello più prossimo agli Archi della Marina, alla città nel più breve tempo possibile. Dopodichè, vi sono tanti interventi pensati dal presidente Di Sarcina come il sottopasso che dovrebbe collegare l’uscita del Porto direttamente a via Acquicelli in modo da evitare il transito per il Faro Biscari che crea una forte congestione del traffico. Questi interventi rappresenteranno le basi dell’opera di rinnovamento, come anche il trasferimento del carico mercantile e la creazione di nuove Darsene per ospitare imbarcazioni da diporto di grandi dimensioni che significano turismo e introiti economici: su tutto questo e sull’intero progetto, ci troviamo in piena sinergia con l’Autorità Portuale”.

Maria Cristina Busi: “Trasporto via mare fondamentale per l’agricoltura”

A far gli onori di casa c’era la presidentessa di Confindustria Catania, Maria Cristina Busi, che ha posto l’accento sulla necessità di rinnovare il sistema portuale di Catania soprattutto per favorire altri settori vitali dell’economia come il comparto agricolo. “Per noi questo progetto è ossigeno, siamo un’isola – le sue parole – Qualsiasi cosa che deve essere trasportata, soprattutto per un settore fondamentale come la nostra agricoltura, deve arrivare per nave. Questo rappresenta il movimento più veloce: con il mare, attraverso varie rotte, è possibile muoversi più rapidamente”.

  • Nuovo Piano Regolatore Porto di Catania

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