La scuola riprende il proprio percorso da dove era stato interrotto
Si torna in aula! È la vera novità di questo inizio d’anno scolastico, dopo quasi due anni di pandemia che hanno costretto tutto il mondo della scuola a dividersi tra lezioni in presenza e Dad (Didattica a distanza). Finalmente studenti e insegnanti, giorno per giorno, si riappropriano di spazi, parole e gesti che li vedono protagonisti di quel rapporto educativo reso, inevitabilmente, impersonale da uno schermo.
Insegnanti e alunni hanno tutti sperimentato che il sapere non è una mera trasmissione di nozioni; la Dad, infatti, seppur indispensabile nell’emergenza, ha mostrato tutti i suoi limiti: alcuni ragazzi, specie i più fragili, hanno vissuto un profondo disagio e subìto la solitudine; altri, invece, hanno addirittura interrotto il loro percorso formativo, nonostante la scuola avesse messo in campo tutte le risorse disponibili in una situazione emergenziale, come quella che abbiamo vissuto. Tuttavia, gli ultimi due anni ci hanno spinto a ripensare e a riscoprire il vero senso della scuola, fatta di persone fisiche e luoghi ben precisi a cui ci sentiamo legati.
Da sempre, in special misura oggi, è tra i banchi che i ragazzi scoprono loro stessi e si mettono in relazione con il mondo e cominciano a immaginare il proprio futuro, professionale e personale. Per tali motivi è imprescindibile il fattore umano: la relazione con gli insegnanti e con i coetanei, conflittuale talvolta, ma necessario presupposto per la crescita “armoniosa” della persona. L’adolescenza, si sa, è una fase della vita difficile da attraversare e da gestire, soprattutto dagli stessi adolescenti, che oscillano tra apatia, paura, insicurezza, ribellione e senso di onnipotenza. Per questo è fondamentale la presenza fisica degli adulti e dei coetanei, che accompagnano la scoperta del sé.
La scuola, adesso, riprende il percorso didattico da dove era stato interrotto, con tutte le difficoltà che ancora permangono e che, stavolta, saranno affrontate con maggiore consapevolezza e competenza. L’istituto De Felice–Olivetti di Catania, nella persona della Dirigente scolastica professoressa Anna De Francesco e di tutto il personale, docente e non, in questi giorni ha riaccolto i propri alunni e dato il benvenuto agli studenti delle prime classi. Le condizioni sono, comunque, ancora quelle dell’emergenza, che vede tutti distanziati e con le mascherine, ma con la possibilità di guardare, sostenere, sollecitare e gratificare gli alunni, che mai dimenticheranno gli anni trascorsi tra i banchi di scuola.