L’agricoltura siciliana cerca risposte, e le pretende dalla politica. Proprio per avvicinare le istituzioni agli addetti ai lavori si è tenuto ieri, lunedì 21 luglio, a Paternò, presso la Sala Bar Cristallo, l’incontro pubblico organizzato nell’ambito della Misura 23 del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2014-2022, con focus dedicato al settore agrumicolo. Un appuntamento fondamentale per fare il punto, in questo caso, sulle difficoltà del comparto agricolo siciliano dovute alle calamità naturali e sulle prospettive future. A informare e dialogare con gli agricoltori è stato Salvatore Barbagallo, assessore regionale all’Agricoltura, Sviluppo Rurale e Pesca Mediterranea.
Il sostegno agli agricoltori colpiti da calamità naturali
Durante l’incontro, l’assessore ha sottolineato l’importanza di interventi tempestivi per sostenere gli agricoltori messi in ginocchio dagli eventi climatici estremi. Il focus sull’agrumicoltura, settore fortemente esposto alle calamità naturali, ha evidenziato tra le altre cose l’urgenza di rimettere in efficienza le opere idrauliche e migliorare la manutenzione delle reti irrigue.
“Ci sono naturalmente rotture e riparazioni continue, ma stiamo cercando di rimettere in sesto le opere idrauliche. Su questo informerò direttamente gli agricoltori”, ha dichiarato Barbagallo.
Riforma consorzi di bonifica: parola d’ordine “gestione diretta”
Il QdS ha intervistato Salvatore Barbagallo a margine dell’evento, ponendo l’attenzione anche sull’attesissima riforma dei consorzi di bonifica, un punto cruciale del lavoro dell’Assemblea Regionale Siciliana. Il testo della riforma è oggetto di discussione ormai da tempo, gli emendamenti presentati hanno frenato l’iter procedurale per la sua attuazione. Gli equilibri politici regionali attuali ruotano anche attorno a questo provvedimento, mentre gli agricoltori attendono disperatamente una svolta. In ballo la gestione dei 13 consorzi dell’isola e la stabilizzazione degli operai che vi lavorano: la sfida è quella di far rientrare la riforma in un budget di spesa sostenibile, facendo funzionare il sistema in maniera più efficiente, evitando futuri nuovi commissariamenti. L’assessore ha ribadito l’importanza e gli obiettivi della proposta.
“La riforma dei consorzi di bonifica è fondamentale per l’agricoltura siciliana – ha dichiarato -. Se l’Aula riuscirà ad approvarla, potremo raggiungere due obiettivi prioritari. Il primo è restituire la gestione diretta agli imprenditori agricoli, consentendo loro di intervenire direttamente sulla conduzione dei consorzi. Il secondo è la stabilizzazione degli operai: puntiamo a portare tutti i lavoratori a 156 giornate annue, superando definitivamente i contratti da 78 o 101 giornate.”
“Questo permetterà – ha aggiunto – di rafforzare la forza lavoro, elemento indispensabile per garantire una manutenzione efficace delle reti irrigue. Spero che le attuali difficoltà, che forse non riguardano nemmeno i consorzi in senso stretto, vengano superate presto e si possa procedere all’approvazione e all’attuazione della riforma.”
Un confronto con il territorio per una strategia condivisa
L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti del settore agricolo, tra cui Fulvio Bellomo (Dirigente generale del Dipartimento regionale Agricoltura), Aurora Ursino (Presidente Ordine Agronomi Catania), e i rappresentanti regionali delle principali organizzazioni agricole: Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri.
Il dibattito ha confermato quanto sia strategica una sinergia tra istituzioni e imprenditori agricoli per affrontare le sfide del settore, dalla gestione delle emergenze idriche alla pianificazione strutturale.
Un’agricoltura siciliana da rilanciare
La Sicilia agricola è chiamata a una nuova fase, fatta di sfide ambientali e riforme strutturali. L’azione dell’assessorato, come emerso durante l’incontro di Paternò, punta a mettere al centro gli agricoltori, garantendo loro strumenti, risorse e responsabilità per costruire un sistema più efficiente e sostenibile.
