Ampliamento della platea dei destinatari con l’estensione delle tutele ai lavoratori a domicilio e agli apprendisti di qualunque tipologia, anche non professionalizzante; un accesso più agevole ai trattamenti di integrazione salariale con il passaggio da 90 a 30 giorni di anzianità di effettivo lavoro maturata alla data di presentazione della domanda; e una maggiore tutela economica con la previsione di un unico massimale. Sono queste le principali novità introdotte in materia di ammortizzatori sociali dalla legge di Bilancio 2022 e dal decreto Sostegni ter, di cui si è discusso oggi in Sicindustria, a Palermo, in occasione dell’incontro “Quadro generale sulla nuova disciplina degli ammortizzatori sociali”, organizzato dall’Associazione degli industriali e dall’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Palermo, in collaborazione con l’Inps.
“Questo incontro – ha detto in apertura dei lavori il delegato di Sicindustria, Nino Salerno – è molto importante perché punta a fare chiarezza su una normativa fondamentale per le imprese, ma che potrebbe prestarsi a dubbi interpretativi”. “Riteniamo – ha sottolineato Saverio Giunta, direttore della sede Inps di Palermo – che sia necessario avere un confronto costante e diretto con chi si interfaccia con noi, con la consapevolezza che solo così è possibile affrontare i problemi con maggiore efficienza”. “L’obiettivo – ha ribadito il presidente dell’ordine dei consulenti del lavoro di Palermo, Antonino Alessi – è quello di prevenire le controversie e su una materia così complessa l’unica strada percorribile è quella del dialogo”.
E, a dimostrare la necessità di un confronto costante sul tema, ci sono i numeri dell’Inps che per la Sicilia indicano a gennaio di quest’anno 2.385.029 ore autorizzate con causale “emergenza sanitaria Covid-19”. Un dato in calo del 24,26% rispetto a dicembre 2021, che si era chiuso con 3.148.687 ore autorizzate. In particolare, la Cassa integrazione guadagni ordinaria ha toccato quota 126.060 con un incremento del 41,40% rispetto al mese precedente (89.147), mentre sono diminuiti gli interventi di cig in deroga con 1.155.257 ore contro 1.543.342 di dicembre (-25,15%) e quelli dei fondi di solidarietà in calo del 27,21% con 1.103.712 di ore autorizzate contro 1.516.198 del mese precedente. “La ripresa c’è – ha concluso Salerno – ma ci sono ancora molte incertezze che condizionano la vita delle imprese. Per questo è necessario fare chiarezza così da semplificare e migliorare la vita di aziende e lavoratori”.