La Sicilia si conferma uno snodo cruciale della mobilità estiva italiana: nel solo weekend appena trascorso, oltre 2,3 milioni di veicoli hanno attraversato la rete stradale dell’Isola.
I dati diffusi dall’Osservatorio mobilità stradale di Anas mostrano con chiarezza l’intensità degli spostamenti legati al turismo e agli ultimi rientri prima della riapertura delle scuole.
Particolarmente significativi i flussi registrati in alcune arterie principali:
- RA15 a Misterbianco: 162.838 veicoli.
- A19DIR Palermo: 147.478 transiti.
- SS113 a Cefalù: oltre 108.900 veicoli, confermando il forte richiamo della località balneare.
- SS115 Agrigento (Quater): 30.739 transiti.
- SS640 a Caltanissetta: oltre 31.000 veicoli.
Questi numeri fotografano un territorio che, in piena stagione estiva, vede moltiplicarsi i flussi turistici, con una pressione costante sulla rete viaria regionale.
L’Italia in movimento: 330 milioni di transiti
Il quadro nazionale non è meno imponente. Dal 25 luglio al 7 settembre, sulle strade e autostrade gestite da Anas, sono stati registrati 330 milioni di veicoli.
Un volume straordinario che, nonostante l’intensità, non ha prodotto criticità rilevanti grazie a una distribuzione più razionale dei flussi: due spostamenti su tre sono avvenuti nei giorni feriali, riducendo così i picchi nei weekend.
I cosiddetti “bollini”, introdotti per segnalare le giornate più critiche, hanno favorito partenze più intelligenti e sicure, migliorando la qualità del viaggio.
Infrastrutture siciliane sotto pressione
Se i dati confermano la vitalità turistica della Sicilia, al tempo stesso pongono l’accento sulla fragilità infrastrutturale dell’Isola.
Molte delle arterie principali – dall’A19 Palermo-Catania alla SS115 che collega gran parte delle città costiere – necessitano di interventi di manutenzione e di potenziamento.
La concentrazione di traffico in nodi strategici come Palermo, Catania, Messina e Agrigento evidenzia la mancanza di alternative veloci e sicure. In estate, quando il turismo fa registrare numeri record, il sistema stradale rischia di collassare senza un piano di ammodernamento.
Il forte afflusso di veicoli non è un fenomeno episodico: riflette una tendenza consolidata, alimentata dall’aumento dei flussi turistici (+3,3% medio settimanale sulla rete turistica rispetto al 2024). Una sfida che impone una programmazione infrastrutturale a lungo termine, capace di accompagnare la crescita economica e turistica della regione.
Ultimi rientri e bilancio positivo
Il weekend appena concluso è stato caratterizzato dagli ultimi rientri, che hanno sancito la fine dell’esodo estivo. Le alte temperature hanno favorito anche spostamenti locali verso le località balneari, confermando un traffico sostenuto fino agli ultimi giorni prima della riapertura delle scuole.
Il confronto con settembre 2024 evidenzia un aumento medio del traffico del 2% sulla rete nazionale e un +7,8% sulle arterie metropolitane, segnale di una mobilità in crescita costante.
Una sfida per il futuro
La fotografia scattata dall’Osservatorio Anas racconta due verità: da un lato la capacità del sistema di assorbire volumi straordinari senza crisi diffuse, dall’altro la necessità urgente, soprattutto in Sicilia, di rafforzare le infrastrutture per garantire viaggi più sicuri, rapidi e sostenibili.
L’estate 2025 si chiude con un bilancio positivo, ma anche con un messaggio chiaro: la mobilità siciliana deve crescere di pari passo con il turismo, per trasformare la pressione dei numeri in opportunità di sviluppo.

