Iefp, in Sicilia una pioggia di corsi per parrucchieri ed estetisti - QdS

Iefp, in Sicilia una pioggia di corsi per parrucchieri ed estetisti

Iefp, in Sicilia una pioggia di corsi per parrucchieri ed estetisti

sabato 02 Luglio 2022

Sono ben 76 su 110 percorsi totali nel sistema Istruzione e Formazione Professionale
3,5 milioni i fondi stanziati ma il mercato del lavoro va da tutt’altra parte: servono esperti digitali

PALERMO – L’estetica in Sicilia continua ad essere il settore più attraente per i giovani che decidono di voler completare il proprio obbligo scolastico nel sistema dell’istruzione e formazione professionale. Sono appena stati approvati dalla Regione i percorsi formativi in apprendistato di I livello, quarta annualità, e su 110 percorsi finanziati, ben 76 si occupano di estetica e di acconciatura.
Per il resto, si tratta di corsi dedicati alla cucina e alla meccanica di mezzi a motore di vario genere. La misura è stata finanziata con circa 3,5 milioni di euro, per un importo massimo di 4 mila euro per apprendista, che vengono dalle risorse destinate a Garanzia Giovani, perché “promuovendo il modello dell’apprendimento duale fondato sull’integrazione organica di formazione e lavoro – si legge nell’avviso – consente di proseguire nel processo di rafforzamento delle politiche rivolte al contrasto della disoccupazione giovanile”, con un’attenzione particolare ai giovani della fascia di età 15-25 anni, a maggior rischio di esclusione sociale e lavorativa. In base ai numeri minimi e massimi per attività formativa, indicati dal bando, si stima il coinvolgimento di un numero di giovani in una forbice compresa tra un valore un valore minimo di 876 e un valore massimo di 1.206 allievi.

L’obiettivo generale della misura 4.A “Apprendistato per la qualifica ed il diploma” è quello di ridurre la dispersione scolastica dei giovani di età compresa tra i 15 e i 25, permettendogli di frequentare percorsi formativi, riconosciuti a livello nazionale e comunitario, che offrono la possibilità di coniugare studio ed esperienza di lavoro e che favoriscono il raccordo tra l’offerta del sistema educativo e il fabbisogno professionale del sistema produttivo.
L’attivazione del contratto di apprendistato avviene attraverso la sottoscrizione, tra datore di lavoro ed ente di formazione, del protocollo che definisce compiti e responsabilità di ciascuna delle due parti e del piano formativo individuale che descrive il contenuto, le modalità di attuazione e la durata dei periodi di formazione interna ed esterna, rispettivamente, presso la sede del datore e presso l’ente formativo.

La formazione presso il datore di lavoro deve concretizzarsi nel 50% delle 1.056 ore totali. La formazione esterna sarà rivolta, prevalentemente, allo sviluppo delle competenze di base e professionali comuni ai profili professionali e verrà realizzata, per tutte le 528 ore previste, in modalità di formazione d’aula all’interno del gruppo classe.

L’apprendista, durante il suo percorso formativo, è seguito da un tutor formativo, nominato dall’ente di formazione, che monitora l’andamento del percorso e interviene nella valutazione iniziale, intermedia e finale del percorso di apprendistato, e da un tutor aziendale, nominato dal datore di lavoro, che favorisce il suo inserimento in impresa, lo affianca, lo assiste in ogni elemento atto a progettare e valutare le attività e l’efficacia dei processi formativi.
Entrambi i tutor collaborano per garantire il successo formativo degli apprendisti favorendo il raccordo didattico e organizzativo. Nello specifico, questa tipologia di corsi, legati in maniera indissolubile all’apprendistato, vuole promuovere la diffusione dell’apprendistato per il diploma professionale all’interno del territorio regionale come leva principale di accesso al lavoro, in modo tale da garantire agli apprendisti il diritto ad una adeguata preparazione per l’acquisizione delle competenze e conoscenze previste per il diploma professionale e rafforzare l’interazione tra imprese e istituzioni formative mediante esperienze di training on the job realizzate all’interno dell’azienda.
Si tratta, quindi, di rispondere alle esigenze effettive delle imprese e degli apprendisti, valorizzando gli apprendimenti derivanti dall’esperienza di lavoro attraverso una certificazione.

Michele Giuliano

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