Il cibo eccellente, la custodia di sapori e tradizioni, in paesaggi mozzafiato che custodiscono monumenti patrimonio dell’umanità, hanno portato quest’anno alla Sicilia il titolo di Regione europea della gastronomia 2025
Il cibo eccellente, la custodia di sapori e tradizioni, in paesaggi mozzafiato che custodiscono monumenti patrimonio dell’umanità, hanno portato quest’anno alla Sicilia il titolo di Regione europea della gastronomia 2025. Il prestigioso riconoscimento ricevuto dall’Igcat, International institute of gastronomy, culture, arts and tourism, è il primo che arriva in Italia.
La cerimonia di consegna del titolo di Regione europea della gastronomia 2025 si è svolta lo scorso 15 dicembre a Catania, nella sede dell’Istituto di incremento ippico, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, del dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta, della presidente dell’Igcat, Diane Dodd, e del sindaco della città etnea, Enrico Trantino.
“É la prima volta che una regione italiana ha un grande riconoscimento da parte di Igcat – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino – ma è soprattutto un grande riconoscimento all’impegno degli agricoltori siciliani, alla bellezza dei nostri luoghi e alla straordinaria capacità che la nostra terra ha di raccontarsi in una storia che mette assieme paesaggi, monumenti e che fa conoscere la professionalità dei nostri cuochi e dei nostri chef. Voglio ringraziare anche tutta la squadra dell’assessorato che ha reso possibile questo risultato”.
Il lungo “viaggio” verso il riconoscimento inizia dal VinItaly
Il prestigioso riconoscimento di Sicilia Regione europea della gastronomia 2025 è il frutto di un lavoro della Regione e dell’assessorato regionale dell’Agricoltura iniziato nel corso del 2023 al dipartimento dell’Agricoltura guidato dal dirigente generale Dario Cartabellotta, con la collaborazione del Consorzio Dos Sicilia (Denominazione di origine siciliana), del Consorzio di tutela dei Vini della Doc Sicilia, del Consorzio del cioccolato di Modica e di una rappresentanza di istituti alberghieri del territorio che hanno curato il dossier esaminato dall’Igcat. La nomination della Sicilia è avvenuta durante lo scorso Vinitaly.
“Il titolo di Regione europea della gastronomia 2025 è un riconoscimento alla Sicilia e alla Sicilia che produce qualità – ha dichiarato il dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta -. Il risultato ottenuto, infatti, coinvolge il mondo della produzione, della trasformazione, della ristorazione e dell’accoglienza e un plauso va a tutte queste realtà. Oggi abbiamo la possibilità di proiettarci nel 2025 tenendo conto anche che l’export agroalimentare è in crescita del 6%. Per la Sicilia questo titolo ha una doppia valenza, sia produttiva per l’agricoltura, sia per ill turismo in modo da poter continuare a crescere in termini di reddito e occupazione”.
I motivi della scelta: “La Sicilia esempio per le altre regioni”
L’Igcat è un Istituito che, attraverso una rete mondiale di esperti, promuove le comunità regionali che sviluppano strategie di turismo e di sviluppo del territorio in modo sostenibile attraverso il cibo, la cultura, l’arte e i beni naturali per salvaguardare la salute dell’uomo e il benessere del pianeta. La giuria, dopo avere esaminato il fascicolo sulla Sicilia, ha visitato la regione per valutarne le capacità ad ospitare le manifestazioni che sono legate al riconoscimento internazionale. Il tour della delegazione Igcat, iniziato lo scorso 4 settembre tra le province della Sicilia, ha visitato anche due dei maggiori parchi archeologici dell’area occidentale: la Valle dei templi di Agrigento e Selinunte. Inoltre, si sono tenuti incontri con oltre 70 operatori dell’agroalimentare, con l’Università nell’ambito della ricerca e dell’innovazione e con altre associazioni che valorizzano il patrimonio enogastronomico dell’Isola.
“Il pluralismo delle culture, la bellezza della natura e la qualità dei prodotti rendono la Sicilia una delle destinazioni gastronomiche più interessanti – ha dichiarato Diane Dodd, presidente dell’Igcat -. La giuria è rimasta colpita dall’approccio sostenibile all’agricoltura, orientata alla protezione delle specie e alla produzione alimentare tradizionale, e caratterizzata da un’attenzione per la natura, la cultura, l’artigianato e il benessere dei cittadini locali. In particolare, la giuria ha riconosciuto numerosi esempi di buone pratiche che altre regioni potrebbero importare. dal metodo di collaborazione messo in campo da diverse realtà del settore agricolo siciliano”.
L’agricoltura elemento fondante della storia siciliana
La Sicilia eletta regina d’Europa 2025 in ambito gastronomico è anche il frutto di un impegno costante che da anni porta avanti l’assessorato regionale all’Agricoltura con gli investimenti destinati alle imprese attraverso i fondi del PSR e con i bandi attraverso le misure inserite nel Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione Siciliana al Piano Strategico PAC 2023-2027.
L’amministrazione regionale ritiene, infatti, l’agricoltura uno degli elementi fondanti della storia siciliana e si pone l’obiettivo di contribuire alla crescita del valore delle produzioni locali nell’ambito delle strategie di sviluppo sostenibile dei sistemi agricoli e delle aree rurali da attuare con i fondi comunitari destinati a tale scopo. Gli avvisi inseriti nel Complemento per lo Sviluppo Rurale della Regione Siciliana al Piano Strategico PAC 2023-2027 e pubblicati dal 31 agosto sul sito del Dipartimento Agricoltura sono destinati a questi primi obiettivi: insediamento di nuovi agricoltori, insediamento dei giovani in agricoltura, diversificazione delle attività agricole, viabilità rurale.