In Italia la percentuale di abbandono di case, per spopolamento di aree interne o urbane, è alto. In Sicilia è altissimo
Una ricerca della fondazione Openpolis ha esaminato lo stato di case chiuse, non quelle della legge Merlin, ma proprio abbandonate. In Italia la percentuale di abbandono di case, per spopolamento di aree interne o urbane, è alto. In Sicilia è altissimo. Nel Paese dove ho residenza, il classico paesino da area interna, S. Cristina Gela, la percentuale di case chiuse non abitate arriva al 68%. A Novara di Sicilia addirittura al 75%. In alcuni paesi praticamente ci sono più case che abitanti. Questo fenomeno avviene da decenni, per lo spopolamento delle campagne, e non solo. Interi paesi non hanno i requisiti minimi di forza lavoro comunale, causa blocco assunzioni, per gestire la cosa pubblica. Gli organici dei comuni sono svuotati, nemmeno l’assistenzialismo politico funziona più. I forestali hanno di media sessant’anni, tra poco spariranno pure loro. Intere comunità sono stravecchie se non fantasma. Ma anche le città si spopolano per migrazione. Messina 10 anni fa aveva 247.000 abitanti, ora solo 200.000. Idem Palermo che si è spopolata di un quarto. In questi casi la migrazione è più giovanile, rendendo sempre più alta, e quindi complessa, la media demografica della popolazione. Nel 900 si sono costruite un sacco di case, c’era negli anni 70/80 il mito della seconda casa, di villeggiatura, per chi poteva permettersi un mutuo. Oggi non si riesce a fare un mutuo nemmeno per la prima casa.
Non facciamo più figli, a cosa serviranno tutte ste case? Lo Stato potrebbe fare una grande operazione di acquisto case a prezzi bassi, per dare alloggi di social housing a nuove fasce di povertà sociale, quelli che arrivano alla terza, se non seconda, settimana del mese con il basso reddito che hanno.
Cosi è se vi pare.