Sicilia, il lavoro che c’è: ad aprile quasi 19mila le assunzioni previste - QdS

Sicilia, il lavoro che c’è: ad aprile quasi 19mila le assunzioni previste

Patrizia Penna

Sicilia, il lavoro che c’è: ad aprile quasi 19mila le assunzioni previste

martedì 12 Aprile 2022

Su un totale nazionale di 368mila: i dati del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal. Imprese alla ricerca di operai specializzati, personale richiesto soprattutto nei servizi

PALERMO – Sono quasi 19mila le entrate di personale previste per questo mese dalle imprese siciliane secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che elabora le previsioni occupazionali di aprile.

Le competenze fanno la differenza

Il 39,4% delle figure ricercate sono impiegati o comunque riguardano le professioni commerciali e i servizi.
Un altro gruppo professionale fortemente richiesto in Sicilia (parliamo del 27,4% dei casi) è rappresentato poi da operai specializzati e conduttori di macchine. Mentre solo il 15,5% delle richieste avanzate dalle imprese riguarda professioni non qualificato. Ciò a testimonianza del fatto che a fronte di un mercato del lavoro in continua evoluzione, solo le competenze possono fare la differenza.

Gli effetti della crisi in Ucraina

Complessivamente, sono circa 368mila le entrate di personale previste, ma l’impatto sullo scenario macroeconomico della crisi in Ucraina e la significativa crescita dei costi energetici e delle materie prime cominciano a produrre effetti soprattutto sulle imprese manifatturiere.
Il bollettino mostra infatti una riduzione del -8,5% delle entrate previste dal settore manifatturiero rispetto a marzo (-6mila) e del -5,9% se confrontate con un anno fa (-4mila). Anche le costruzioni registrano una frenata (-9,4% rispetto a marzo e -19,5% su 12 mesi fa).

Servizi in crescita grazie al turismo

I servizi nel loro complesso risultano invece in crescita del 7,5% sul mese (+19mila) e del 39,1% sull’anno (74mila), grazie soprattutto alla ripresa del settore turistico favorito dall’allentamento delle restrizioni per la fine dello stato di emergenza e dalle prossime festività pasquali (+14mila sul mese; +56mila sull’anno). Positiva anche la domanda nei servizi alle persone (rispettivamente +5mila e +12mila) e, in maniera più contenuta, nel commercio (+2mila in entrambi i casi), sebbene la rapida crescita dell`inflazione incida negativamente sulle aspettative del comparto per i prossimi mesi. Considerando il totale dei settori economici le previsioni di assunzione ad aprile registrerebbero una crescita del 2,4% rispetto a marzo scorso (+9mila entrate) e del +20,3% se confrontati con aprile 2021 (+62mila).

L’industria ad aprile cerca circa 103 mila lavoratori

Nonostante le incertezze e i timori per l’andamento della crescita economica, l’industria ricerca per il mese di aprile circa 103mila lavoratori da inserire in azienda. A livello settoriale le imprese delle costruzioni prevedono 34mila entrate, seguite poi dalle industrie della meccatronica (18mila unità), dalla metallurgia e prodotti in metallo (14mila unità) e dalle industrie alimentari (9mila). Sono invece 265mila le opportunità di lavoro offerte dalle imprese dei servizi, di cui 78mila nel settore turistico, 45mila in quello dei servizi alle persone e 46mila nel commercio. Segni negativi si registrano, tuttavia, nei settori Ict (-11,8% rispetto ad aprile 2021) e Servizi avanzati alle imprese (-6,6%).

In prevalenza assunzioni a tempo determinato

Nel complesso il flusso delle assunzioni è caratterizzato da una prevalenza di contratti a tempo determinato con 199mila unità, pari al 54,1% Seguono i contratti a tempo indeterminato (72mila), i contratti di somministrazione (41mila), i contratti non alle dipendenze (23mila), i contratti di apprendistato (21mila), altre forme contrattuali alle dipendenze (8mila) e i contratti di collaborazione (4mila).

Solite difficolta di reperimento

Si attesta complessivamente al 40,4% la quota di assunzioni per cui le imprese dichiarano difficoltà di reperimento (8,3 punti percentuali in più rispetto ad aprile 2021), che sale al 55,8% per gli operai specializzati, al 47,8% per i conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili, al 47,4% per le professioni tecniche e al 47,2% per dirigenti e professioni intellettuali e scientifiche. Come mostra il Borsino delle professioni, le figure per cui la difficoltà di reperimento supera la soglia del 60% sono nell`ordine: artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (65,6%), fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica (64,6%), fabbri ferrai, costruttori di utensili (63,4%), meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (61,1%).

A livello territoriale si evidenzia, infine, una pronunciata crescita rispetto a un anno fa del flusso delle entrate previste ad aprile nelle regioni del Mezzogiorno (+25mila), seguite dalle regioni del Nord est (+20mila). Più contenute le previsioni delle regioni del Centro (+11mila) e del Nord ovest (+6mila).

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