Sicilia, risorse per l'immigrazione: 1,3 milioni su 3 stanziati

Immigrazione, assegnate le risorse spettanti ai Comuni in difficoltà: 1,5 milioni sui 3 stanziati

Immigrazione, assegnate le risorse spettanti ai Comuni in difficoltà: 1,5 milioni sui 3 stanziati

Michele Giuliano  |
sabato 09 Novembre 2024

Le somme saranno erogate in proporzione al numero di arrivi come primo approdo avvenuti nell’anno 2023, in ciascuno dei territori beneficiari.

Un milione e mezzo di euro per i Comuni di Lampedusa e Linosa, Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana, Porto Empedocle, Ragusa, Trapani e Portopalo di Capo Passero “in considerazione delle particolari difficoltà derivanti dal fenomeno migratorio”. Il dipartimento regionale delle autonomie locali ha comunicato l’avvio del procedimento di assegnazione ed impegno della seconda e ultima quota delle risorse spettanti a quei Comuni della Sicilia che affrontano, di anno in anno, l’immigrazione. E ovviamente tutto ciò che comporta essere meta e destinazione di tanti che cercano nei nostri lidi spazio e speranza per il futuro.

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Risorse per l’immigrazione in Sicilia, la seconda tranche

Si tratta della seconda parte di un contributo totale da 3 milioni di euro. La prima parte delle risorse per l’immigrazione in Sicilia è stata distribuita in attesa di acquisire da parte delle prefetture competenti per territorio i dati relativi al numero di arrivi come primo approdo verificatisi nell’anno 2023 presso ciascuno dei Comuni beneficiari. La seconda parte prende le mosse dalla nota protocollo n. 12421 del 30 luglio scorso. Con essa il dipartimento regionale delle autonomie locali ha relazionato sull’attività istruttoria espletata per pervenire al riparto dell’ulteriore somma di un milione e mezzo di euro, da erogare in proporzione al numero di arrivi come primo approdo avvenuti nell’anno 2023, in ciascuno dei territori beneficiari.

La legge che disciplina l’intervento

Nella nota si evidenzia che i dati sono stati forniti dalle competenti prefetture, con le note che costituiscono parte integrante del provvedimento. I fondi sono stati devoluti sulla base del comma 8 dell’articolo 2 della legge regionale 16 gennaio 2024, numero 1. Questo prevede che “per l’esercizio finanziario 2024, l’assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica, in considerazione delle particolari difficoltà derivanti dal fenomeno migratorio in cui versano i comuni di Lampedusa e Linosa, Pantelleria, Pozzallo, Modica, Augusta, Siculiana, Porto Empedocle, Ragusa, Trapani e Portopalo di Capo Passero, riconosce un contributo straordinario di 3.000 migliaia di euro da ripartire tra i predetti comuni” da erogare in misura pari al 50% in parti uguali ed il restante 50% in proporzione al numero di arrivi come primo approdo nell’anno precedente.

Il dettaglio della distribuzione delle risorse per l’immigrazione in Sicilia

Nello specifico, oltre 1,1 milioni di euro andranno a Lampedusa-Linosa; 145 mila euro andranno ad Augusta, quasi 64 mila euro destinati invece a Porto Empedocle. Ancora, 58 mila euro andranno a Pantelleria, 40 mila a Pozzallo e quasi 35 mila euro a Trapani. In totale, sono stati rilevati 124 mila arrivi, di cui oltre 95 mila nella sola Lampedusa-Linosa. Un numero enorme, se ci pensa che al gennaio scorso gli stranieri residenti in Sicilia sono 200 mila. Appena il 4,2% del totale della popolazione, molto al di sotto della media nazionale che arriva al 9%. In tutta Italia, gli sbarchi hanno raggiunto le 153 mila unità. È evidente il primato di Lampedusa: quasi 2 mila barche hanno attraversato il Mediterraneo centrale, puntando a quello che è il punto di frontiera più vicino.

Sbarchi record dalla Tunisia

La maggior parte sono salpate dalle coste della Tunisia, non pochi però i grossi e fatiscenti pescherecci partiti dalla Libia. Di questi poveri disperati pronti a tutto per cercare un futuro migliore, il 72,4% è costituito da uomini, il 9,4% donne e il 18,2% minori. Ad accogliere queste persone la Croce rossa italiana. “Un anno fa dissi che avremmo trasformato Lampedusa in un baluardo di umanità – ha detto recentemente Rosario Valastro, presidente della Cri – grazie all’impegno di volontarie, volontari, operatrici ed operatori, al supporto delle autorità, di altre associazioni, della popolazione, grazie ai trasferimenti, credo che questo sia accaduto. Quotidianamente, abbiamo rimarcato l’importanza di tutelare la dignità umana di chiunque, in ogni momento, dimostrandoci capaci di aiutare, accogliere, soccorrere, commuoverci, sorridere”.

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