Inizia così la critica di Ennio Bonfanti, responsabile fauna del Wwf Sicilia, che discute fortemente l’apertura anticipata della caccia.
“Come previsto dal calendario venatorio 2024-2025 emanato dal presidente della Regione Renato Schifani, domani 1° settembre in Sicilia le 25mila doppiette potranno sparare in occasione della pre-apertura della caccia. In attesa dell’apertura generale fissata al 15 settembre, infatti, la Regione ha autorizzato una speciale deroga per sei giorni fissi di caccia (1, 2, 4, 7, 8 e 11 settembre) per cacciare colombacci e tortore; la stagione venatoria si concluderà il 30 gennaio 2025″.
Inizia così la critica di Ennio Bonfanti, responsabile fauna del Wwf Sicilia, che discute fortemente l’apertura anticipata della caccia anche se limitata a poche specie e con numero massimo di abbattimenti poiché “in aperto contrasto col parere scientifico dall’autorevole Istituto superiore protezione e ricerca ambientale (Ispra), che aveva suggerito alla Regione di aprire la caccia non prima del 1° ottobre”.
Gravissimo impatto sulla fauna selvatica
“Questa preapertura ha un gravissimo impatto su tutta la fauna selvatica in un periodo delicatissimo come la fine di un’estate siccitosa e con temperature torride. In una Sicilia di campagne e zone naturali devastate da incendi, caldo e siccità l’apertura anticipata della stagione venatoria costituisce una decisione sconsiderata e inaccettabile, che comporterà un danno ambientale gravissimo per la conservazione della fauna e rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie”.