Musumeci ha sperato fino all’ultimo di no, e non era nemmeno così convinto, ma il dado ormai sembra tratto. Tranne (sempre possibili) clamorosi colpi di scena, la Sicilia passerà in zona arancione lunedì 24 gennaio, insieme a Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo.
Oggi ci sono stati 7.997 casi rispetto agli 8.133 di ieri. Sono stati 34 i morti (9 in meno di ieri). Aumentano però i ricoveri: + 17. Tasso di positività al 18,4% (ieri era al 17,5%). Catania è ancora la città con il maggior numero di nuovi casi: 1.979, tallonata da Palermo con 1.956. Segue Siracusa con 804.
Il punto che condanna la Sicilia all’arancione è che i ricoveri in ordinario sono aumentati di 17 unità e soprattutto quelli in terapia intensiva sono 170, lo stesso numero del giorno precedente e di quello prima ancora, che superano il 20% di tasso d’occupazione (20,3%). Dopotutto, ben 125 comuni, nell’Isola, hanno restrizioni.
Le variabili
L’unica cosa che potrebbe far saltare il banco sarebbe l’accettazione delle proposte condivise dai governatori nel corso della conferenza delle Regioni, cioè quella di far sparire il colore, tranne il rosso. Ma è praticamente impossibile che la cosa vada in porto a breve. Ci vorranno minimo giorni. Unanime anche l’idea di rivedere il conteggio dei casi non calcolando gli asintomatici.

