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La Sicilia sarà zona arancione dal 24 gennaio (a meno che…), le regole

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La Sicilia sarà zona arancione dal 24 gennaio (a meno che…), le regole

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venerdì 21 Gennaio 2022

La Sicilia passerà in zona arancione lunedì 24 gennaio, insieme a Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. C'è solo una possibilità per evitare restrizioni

Musumeci ha sperato fino all’ultimo di no, e non era nemmeno così convinto, ma il dado ormai sembra tratto. Tranne (sempre possibili) clamorosi colpi di scena, la Sicilia passerà in zona arancione lunedì 24 gennaio, insieme a Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo.

Oggi ci sono stati 7.997 casi rispetto agli 8.133 di ieri. Sono stati 34 i morti (9 in meno di ieri). Aumentano però i ricoveri: + 17. Tasso di positività al 18,4% (ieri era al 17,5%). Catania è ancora la città con il maggior numero di nuovi casi: 1.979, tallonata da Palermo con 1.956. Segue Siracusa con 804.

Il punto che condanna la Sicilia all’arancione è che i ricoveri in ordinario sono aumentati di 17 unità e soprattutto quelli in terapia intensiva sono 170, lo stesso numero del giorno precedente e di quello prima ancora, che superano il 20% di tasso d’occupazione (20,3%). Dopotutto, ben 125 comuni, nell’Isola, hanno restrizioni.

Le variabili

L’unica cosa che potrebbe far saltare il banco sarebbe l’accettazione delle proposte condivise dai governatori nel corso della conferenza delle Regioni, cioè quella di far sparire il colore, tranne il rosso. Ma è praticamente impossibile che la cosa vada in porto a breve. Ci vorranno minimo giorni. Unanime anche l’idea di rivedere il conteggio dei casi non calcolando gli asintomatici.

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Le Regioni

Una delle considerazioni dei presidenti di Regione, a quanto si apprende, è che con il nuovo scenario non ci siano sostanziali differenze tra zona bianca, gialla e arancione.

Queste e altre questioni tecniche sono state discusse nel pomeriggio nel corso di un incontro con i tecnici del ministero della Salute, a cui hanno partecipato anche il direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro.

Il confronto

A quanto trapela sembra che un confronto sia in programma per la prossima settimana ma tra le Regioni c’è chi spinge per arrivare prima a un cambiamento, come il presidente della Valle D’Aosta che ha sottolineato come il passaggio alla zona rossa sarebbe inaccettabile e molto grave per la stagione sciistica.

Un’istanza che, a quanto si apprende, sarebbe stata presentata dal governatore proprio al presidente della Conferenza Massimiliano Fedriga per tentare una mediazione con il governo ed evitare l’imminente passaggio in zona rossa.

C’è la disponibilità ad un confronto e ci sarà un aggiornamento la prossima settimana con già un documento con le proposte definitive su cui poi lavorare.

Sulla possibilità di una revisione delle quarantene, si è fatto presente ai rappresentanti delle Regioni che nelle precedenti decisioni su questo tema si era presa in considerazione la letteratura scientifica che però al momento ancora non dà rassicurazioni e quindi occorre aspettare. 

I ricoveri

C’è invece una apertura sul fronte del conteggio dei ricoveri Covid, tema su cui le Regioni vorrebbero un cambio di passo. I tecnici del ministero si sono detti possibilisti nel recepire una proposta. Altro punto quello del contact tracing, da entrambi le parti è emersa la necessità di lavorare a delle soluzioni perché di fatto non è più possibile il tracciamento dei contatti.

Le regole in zona arancione

Se tra zona bianca e zona gialla il cambio è solo nominale, e le prescrizioni restano identiche, dall’obbligo di mascherina all’accesso alla necessità di green pass base o rinforzato per accedere a quasi tutte le attività sociali, con l’arancione i cambiamenti sono più rilevanti.

Innanzitutto, per spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza sarà richiesto il green pass base (quello ottenibile anche con il tampone), oppure la vecchia autocertificazione di motivi di urgenza, salute o lavoro, che riappare dopo oltre parecchi mesi di inutilizzo. Servirà invece il green pass rafforzato per entrare nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi.

Spostamenti, trasporti

All’interno del proprio comune di residenza ci si può spostare, anche senza green pass. Chi non ha la certificazione verde può raggiungere altri comuni della provincia o della regione solo per motivi di lavoro, necessità e salute oppure per usufruire di servizi non sospesi ma non disponibili nella propria città. Chi abita invece in comuni con un massimo di 5mila abitanti con il proprio mezzo può andare negli altri comuni entro 30 km, eccetto il capoluogo di provincia, anche senza Green Pass.

Per poter utilizzare i mezzi di trasporto di linea, pubblico o privato, le regole in fascia arancione sono le stesse di quelle in zona bianca o gialla.

Serve il Green Pass per salire su aerei, treni, navi e traghetti, autobus e pullman di linea che collegano più di due regioni, autobus e pullman adibiti a servizi di noleggio con conducente e mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale è sufficiente il Green Pass base, ottenibile non solo da chi è vaccinato contro il coronavirus o è già guarito dall’infezione ma anche da chi si è sottoposto a tampone con esito negativo (nelle 24 ore antecedenti al viaggio se il test è antigenico, 48 ore se molecolare).

Bar e ristoranti

La consumazione al banco e ai tavoli di bar e ristoranti, sia al chiuso che all’aperto, di bar e ristoranti in zona arancione è consentita solo se si ha il Super Green Pass.

Hotel, b&b, altre strutture ricettive

Chi non ha il Green Pass non può alloggiare in una struttura ricettiva, in zona arancione così come in fascia bianca o gialla. Senza certificato in zona arancione non è permesso neanche mangiare ai tavoli di bar e ristoranti all’interno di strutture ricettive.

Sport

L’attività sportiva all’aperto, anche di squadra, e quella riabilitativa o terapeutica ricompresa nei livelli essenziali di assistenza (anche al chiuso) è permessa in zona arancione, anche senza Green Pass. Per qualsiasi altro tipo di attività sportiva e motoria, compreso l’utilizzo di piscine all’aperto e l’accesso agli spogliatoi, in fascia arancione è richiesto il Super Green Pass. Quindi, è consentito andare in palestra ma solo esibendo il super green pass. Per l’accesso come spettatori a eventi sportivi in stadi e palazzetti, anche all’aperto, nelle zone arancioni serve il super green pass.
In zona arancione il pass rafforzato è richiesto anche per partecipare a sagre e fiere, anche su aree pubbliche, e a convegni e congressi, anche se all’aperto.

Luigi Ansaloni

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