Sicily Island, sette Distretti fanno rete e puntano sui siti Unesco - QdS

Sicily Island, sette Distretti fanno rete e puntano sui siti Unesco

redazione web

Sicily Island, sette Distretti fanno rete e puntano sui siti Unesco

lunedì 03 Agosto 2020

Si tratta di una Associazione temporanea di scopo che ha il fine di rilanciare il settore turistico diversificando l'offerta e alla ricerca di nuove fette di mercato puntando sui luoghi siciliani dichiarati patrimonio dell'Umanità dall'Organizzazione dell'Onu

Sette distretti turistici dell’isola hanno costituito la Ats Sicilia Island, con l’obiettivo di fare rete, diversificare l’offerta e conquistare nuove fette di mercato dopo la crisi legata alla pandemia.

L’ Associazione Temporanea di Scopo raccoglie infatti soggetti pubblici e privati di tutto il territorio regionale, già aderenti al Partenariato costituitosi un anno fa per l’attuazione del progetto “Le Porte del Paradiso”.

Un’azione che si inserisce nel nuovo percorso intrapreso dall’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport con l’approvazione del documento “Sicilia il Paradiso in terra”.

Il documento ha l’obiettivo di fornire indicazioni operative per la promozione turistica efficace del brand Sicilia, attraverso un approccio integrato e la valorizzazione delle destinazioni turistiche.

Della nuova Ats Sicilia Island, costituita nel corso di una cerimonia svoltasi nella sede del Comune di Sambuca di Sicilia a Palazzo Panitteri alla presenza di alcuni sindaci dei territori interessati, fanno parte sette Distretti Turistici Regionali: Antichi Mestieri, Sapori e Tradizioni Popolari Siciliane, Dea di Morgantina, Monti Sicani e della Valle del Platani, Selinunte, il Belice e Sciacca Terme, Sud-Est , Valle dei Templi e Vini e Sapori di Sicilia, il Parco Archeologico di Gela, Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria e il Parco Archeologico e paesaggistico di Catania e della Valle dell’Aci. Il territorio di riferimento è molto vasto ed è il risultato di un partenariato trasversale, rappresentativo dell’intera regione.

La sua specificità è dovuta al fatto che comprende ben cinque dei sette siti del patrimonio culturale inseriti nella World heritage list dell’Unesco (Valle dei Templi, Villa Romana del Casale, Città barocche del Val di Noto, Siracusa Necropoli di Pantalica e Monte Etna).

Inoltre, i topic dei Distretti tematici coinvolti portano i valori degli altri tre beni immateriali sui quattro: la dieta mediterranea, l’opra dei Pupi, e l’arte dei muretti a secco.

In altre parole, se la Sicilia è il “Paradiso in terra” – così come è definita con il claim coniato dal governo regionale – i siti Unesco ne rappresentano le porte di ingresso.

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