Sicurezza sul lavoro: serve un cambiamento culturale a Caltanissetta - QdS

Sicurezza sul lavoro: serve un cambiamento culturale a Caltanissetta

redazione

Sicurezza sul lavoro: serve un cambiamento culturale a Caltanissetta

sabato 30 Aprile 2022

Confronto sul tema sicurezza cui hanno preso parte aziende e rappresentanti delle istituzioni. Caccamo (Sicindustria nissena): “Necessario contribuire alla creazione di una ‘cultura della sicurezza'”

CALTANISSETTA – “Repressione e minaccia di sanzioni non sono la soluzione. Occorre educare e abbiamo il compito di mostrare con l’esempio alle nuove generazioni come e perché lavorare in sicurezza sia una priorità assoluta per ogni impresa”. Lo ha dichiarato il presidente di Sicindustria Caltanissetta, Gianfranco Caccamo, in occasione dell’incontro “La vera ricchezza sono le persone”, che si è tenuto a Villa Flora Relais.

“Se ieri la sicurezza poteva solo essere oggetto di una norma a cui sottostare – ha aggiunto Caccamo – oggi deve rappresentare la cultura dell’azienda. La sicurezza è infatti regola di vita e dà dignità ai lavoratori e ai datori di lavoro. Non è più tempo di attestazioni senza valore o di formazione solo per spendere fondi regionali: è tempo di riconoscere e contribuire alla creazione della ‘cultura della sicurezza’, da considerare come una nuova skill necessaria e Sicindustria Caltanissetta, insieme ai propri associati, proporrà ulteriori momenti di lavoro sul tema proprio per dare seguito al percorso oggi proposto”.

A gennaio in Sicilia 2.488 denunce di infortuni sul lavoro

Un tema di assoluta attualità se si pensa che soltanto a gennaio di quest’anno in Sicilia le denunce di infortuni sul lavoro sono state 2.488, 684 in più rispetto allo stesso mese del 2021. Più in generale, tra il 2020 e il 2021, secondo i dati Inail, le denunce di infortuni sono cresciute del 6,8 per cento, passando da 22.120 a 23.624 (+1.504) e 62 sono, invece, i lavoratori che hanno perso la vita nel 2021, contro i 78 del 2020 e 5 soltanto a gennaio 2022. Eppure i controlli non mancano.

Occorre imprimere una svolta nella cultura della prevenzione

Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro (Nil) nel 2021, a Caltanissetta, ha ispezionato 104 aziende, controllato 269 lavoratori (di cui 47 risultati in nero, ossia il 17,5%) e riscontrato 121 illeciti amministrativi. Ma non basta. Occorre imprimere una svolta nella cultura della prevenzione. Concetto ribadito da tutti i relatori presenti a partire dal prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, che ha sottolineato come siano fondamentali l’informazione e la formazione, al questore Emanuele Ricifari, che ha evidenziato la necessità di un coordinamento reale e di una compattezza istituzionale per affermare la cultura della sicurezza. Importanti anche le parole del presidente e amministratore delegato di EniMed, Emiliano Racano, che ha confermato l’impegno dell’azienda sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Hanno preso parte all’incontro anche Stefano Gesuelli, comandante provinciale della Guardia di Finanza; Vincenzo Pascale, comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri; Aldo Iacona, direttore Spresal Asp di Caltanissetta; Rosanna Moncada in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil nisseni; Fabio Mancuso, direttore Ente nisseno Scuola edile Cpt; Carlo Montella, program manager Sicilia e Calabria di Eni Rewind Spa; Claudio Bauckneht, Hse manager Sicilia e Calabria di Eni Rewind Spa.

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