Dal prossimo giugno il capoluogo dell'Emilia Romagna introdurrà il limite di 30 Km/h nella maggior parte delle sue strade
“Bologna città 30”. A partire dal prossimo mese di giugno il capoluogo dell’Emilia Romagna sarà la prima grande città d’Italia a introdurre nelle maggior parte delle sue strade (oltre a quelle del centro storico dove è già in vigore) il limite di 30 Km/h nella maggior parte delle sue strade, oltre quelle del centro storico dove è già in vigore.
Il sindaco: “Zero morti per le strade e quartieri più vivibili”
Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino di Bologna, Matteo Lepore. “Da giugno Bologna sarà la prima grande Città 30 d’Italia. Una scelta che va verso due obiettivi chiari: zero morti per le strade e quartieri più vivibili per le persone. Con la delibera approvata in Giunta – ha detto il primo cittadino – diamo il via al percorso di confronto con i cittadini e chi lavora con un mezzo di trasporto”.
Andare piano per ridurre il numero di incidenti
“Andare più piano significa ridurre il numero di incidenti e salvare nel 90% dei casi la vita di una persona investita. Questo dicono tutti gli studi internazionali in materia. I 30 km orari sono la nostra ‘cintura di sicurezza’. Voglio ribadire a chi ha delle legittime perplessità – sottolinea Lepore – , che siamo i primi in Italia ma non i primi in Europa. È una misura già testata, quindi ha già prodotto risultati importanti. Ne sono un esempio tante città europee, come Berlino e Parigi o un paese come la Spagna, che ha pure una legge nazionale in merito. Ridurre la velocità però non basta, è chiaro. Per questo abbiamo messo in campo maggiori controlli, utilizzo di tecnologie, 14 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza ed avvieremo una campagna di educazione e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale”.
Progetto costruito insieme ai cittadini
“La città a 30 km/h è un progetto che costruiamo insieme ai cittadini, agli autisti degli autobus, ai tassisti e a tutte le persone che lavorano in strada. Ne discuteremo presto durante gli incontri e le assemblee del Bilancio Partecipativo che partono a Novembre e Dicembre. Insieme, cambieremo la città e i nostri quartieri con più verde, più aree pedonali, più sicurezza”.