E' positivo nonostante l'aumento delle tariffe, il bilancio della Sidra, la società partecipata del comune di Catania che gestisce il servizio idrico.
Un’azienda economicamente sana, progetti in gara o che saranno mandati in gara a breve oltre che iniziative per la depurazione.
Sidra: il consuntivo del presidente Fatuzzo
E’ positivo nonostante l’aumento delle tariffe, il bilancio della Sidra, la società partecipata del comune di Catania che gestisce il servizio idrico: tra poco più di un mese, con l’avvio del nuovo corso politico a Palazzo degli elefanti, il presidente Fatuzzo rimetterà ed è per questo che ha voluto illustrare quanto realizzato negli ultimi 4 anni. Non solo a livello finanziario ma anche pratico, con alcune importanti iniziative avviate.
Bilancio e cantieri: le parole di Fatuzzo
“Lascio un’azienda che è sostanzialmente in serenità dal punto di vista economico finanziario – spiega Fabio Fatuzzo – e una in condizioni un po’ migliori dal punto di vista organizzativo. Da questo punto di vista, ad esempio, abbiamo assegnato responsabilità più dirette e concrete ai responsabili di settore – prosegue – mentre, dal punto di vista finanziario, nonostante l’impennata straordinaria del costo dell’energia, lasciamo l’azienda che è in tranquillità finanziaria, tanto è vero che abbiamo addirittura pagato tutte le fatture ricevute dai fornitori fino al 31/12/2022, che entro il 15 maggio pagheremo tutte le fatture scadute al 31 marzo 2023 e pagheremo anche tutto quello che abbiamo trovato come debiti accumulati nella precedente gestione”.
I progetti messi in cantiere da Sidra
Tra tutti, spicca quello con Asec Trade, datato almeno due lustri fa: “Lo abbiamo dimezzato – dice ancora Fatuzzo – perché abbiamo trovato un accordo con l’azienda del gas per cui noi paghiamo 80.000 euro al mese. Ma la nostra intenzione, se avremo il tempo e un interlocutore sensibile come lo abbiamo trovato, potremmo anche eliminarlo del tutto”. Non solo questioni economiche: anche a livello progettuale Fatuzzo è soddisfatto. “Sono tanti i progetti che abbiamo proposto agli enti per i finanziamenti: al momento abbiamo finanziamenti per due gare per un importo complessivo di 24 milioni, oltre ai soldi necessari delle forniture. Sono già pubblicate o in fase di pubblicazione”. Altri interventi sono in attesa di finanziamenti: come l’intervento per il recupero delle perdire. “Sarà valutato a settembre dal Mit – conferma il presidente – per vedere se si trovano i finanziamenti anche per noi. Insomma l’azienda si avvia una maggiore serenità dal punto di vista tecnico e ha una maggiore salubrità dal punto di vista della depurazione delle acque”.
Impennata costi energetici: la bolletta
Anche i costi per l’energia sono diminuiti anche se difficilmente torneranno ai livelli precedenti l’impennata dei prezzi. “Nel 2020 abbiamo pagato 5 milioni di euro per la fornitura di un anno di energia – spiega Fatuzzo. Nel 2021 ne abbiamo pagato 8,7 milioni e, nel 2022, addirittura 18 milioni. Abbiamo avuto il credito di imposta che ci ha agevolato ma abbiamo assorbito gli aumenti solo in parte”. ça prospettiva è migliore ma i costi resteranno raddoppiati rispetto a tre anni fa. “Nel 2020 abbiamo pagato 400 mila euro al mese, nel 2022 solo per agosto, 2,4 milioni. Nel 2023, 1,5 milioni a gennaio e 1,5 a febbraio. A marzo ne paghiamo 800 mila che è drmptr il doppio rispetto al 2020. Ma noi non abbiamo aumentato le tariffe idriche, se non per quel che è stato riconoacouto da Arera – continua- che dovrebbe essere attenta alle tariffe. Siamo riusciti – conclude – a tenere in positivo il bilancio”.