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Caso Simona Cinà, i vestiti erano stati prelevati dai Carabinieri: slitta l’autopsia

Caso Simona Cinà, i vestiti erano stati prelevati dai Carabinieri: slitta l’autopsia

La Procura di Termini Imerese indaga in queste ore per omicidio colposo, al momento contro ignoti.

Non erano spariti i vestiti indossati da Simona Cinà, la pallavolista di 21 anni morta in piscina durante una festa di laurea a Bagheria (Palermo). A denunciare ieri la scomparsa dei vestiti, una minigonna in jeans e una maglietta verde, erano stati la sorella gemella della ragazza, Roberta Cinà e il fratello Gabriele Cinà.

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Invece, come si apprende e riporta Adn, i vestiti erano stati prelevati dai carabinieri la mattina del 2 agosto per potere eseguire le attività di indagine. La Procura di Termini Imerese indaga per omicidio colposo, al momento contro ignoti.

Morte Simona Cinà, l’autopsia slitta a metà settimana

Intanto, l’autopsia inizialmente prevista nella giornata di oggi lunedì 4 agosto, è stata rimandata a giovedi 7: l’esame autoptico potrebbe rivelarsi fondamentale per comprendere le cause che hanno portato alla prematura scomparsa della giovane ragazza. L’esame, sarà eseguito nell’Istituto di medicina legale del Policlinico di Palermo.