Sindacati in piazza a Palermo, " Peggiore crisi degli ultimi anni" - QdS

Sindacati in piazza a Palermo, ” Peggiore crisi degli ultimi anni”

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Sindacati in piazza a Palermo, ” Peggiore crisi degli ultimi anni”

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sabato 27 Novembre 2021

Sindacati in piazza stamani in tutte le regioni italiane e in Sicilia per ribadire la loro richiesta al governo nazionale sulle pensioni

“Senza interventi concreti il nostro territorio non potrà risollevarsi dalla peggiore crisi degli ultimi anni“. A dirlo dal palco sono stati i rappresentanti dei lavoratori e pensionati di Cgil Cisl Uil Palermo, nel giorno della manifestazione unitaria organizzata in tutta Italia dai tre sindacati per chiedere le modifiche alla legge di stabilità.

Tre le piazze siciliane e fra queste Palermo, dove sono giunti, in piazza Verdi, lavoratori, giovani e pensionati del capoluogo siciliano, di Trapani e Agrigento. Cgil,Cisl e Uil sono scese in piazza per ribadire la loro richiesta al governo nazionale sulle pensioni, per le quali, “piuttosto che quota 102, serve una pensione di garanzia per i giovani e più sostegno ai lavoratori”; sullo sviluppo “per il quale serve rafforzare le politiche industriali e affrontare le sfide della transazione ambientale e digitale”; sul fisco “per incrementare le risorse da destinare alla riduzione delle tasse a lavoratori e pensionati”. 

E poi ancora il sociale “con l’obiettivo di contrastare
la povertà potenziando le politiche di inclusione e migliorando il reddito di cittadinanza”
e il tema del Lavoro “con più investimenti, maggiore contrasto alla
precarietà e promuovendo la stabilizzazione per rilanciare il lavoro partendo
dai settori pubblici come sanità e scuola”. Dal palco l’intervento di un
pensionato, un lavoratore della scuola, della PA, della sanità, un edile e un
rider. Per la Cgil Palermo l’intervento del segretario generale Mario
Ridulfo. 

“Chiediamo un profondo cambiamento delle politiche economiche
del governo – ha detto -. Siamo in piazza per questo, perché ci vengano date
risposte su pensioni, ammortizzatori sociali e fisco, ma soprattutto per
rivendicare investimenti per la Sicilia e il Mezzogiorno. Oggi la percezione è
che non ci sia la dovuta attenzione, affinché le risorse disponibili vengano
spese e spese bene: il cambio di passo deve essere deciso e
immediato”.  Ad aprire dal palco è stato Ignazio Baudo per la Uil
Palermo.

“E’ necessaria una riforma previdenziale strutturale e organica che tenga conto della reale aspettativa di vita – ha detto -, partendo dalla condizione che non tutti i lavori sono uguali e prevedendo una corsia preferenziale di uscita anticipata per le donne, penalizzate professionalmente da periodi di gravidanza e commistione fra vita lavorativa e gestione familiare. Fondamentale anche l’attenzione verso i giovani che continuano ad avere rapporti di lavoro sempre più precari, conseguenza questa di vuoti contributivi significativi”.

Infine, la richiesta di “un cambio di rotta” anche in materia di fisco. “Occorre una riduzione della pressione fiscale sui redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati – ha concluso Baudo -, e si deve porre rimedio al problema dell’evasione fiscale che ha raggiunto livelli preoccupanti. Le stime ci mostrano numeri da capogiro: oltre 100 miliardi, l’equivalente di ben tre manovre finanziarie”. (Adnkronos)

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