Il boss siracusano Alessio Attanasio è libero

Alessio Attanasio è libero: il boss siracusano ha scontato una pena di venti anni

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Alessio Attanasio è libero: il boss siracusano ha scontato una pena di venti anni

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venerdì 08 Luglio 2022

É ritenuto il capo della cosca mafiosa che porta il suo nome. Si è laureato in carcere in Scienze della Comunicazione e Giurisprudenza. Ha presentato 670 ricorsi in Cassazione

Alessio Attanasio, 51 anni, il capo della cosca “Bottaro-Attanasio”, è tornato in libertà.

Il decreto di scarcerazione è partito dalla Corte d’Appello di Torino ed è arrivato alla Casa Circondariale di Nuoro dove si trovava rinchiuso.

La famiglia Bottaro-Attanasio

Il boss ha finito di scontare l’ultima condanna definitiva e viene scarcerato dopo 20 anni, considerato l’arresto alla fine di dicembre del 2002 per aver lasciato Siracusa senza autorizzazione.

Nel 2004 che venne coinvolto nelle principali operazioni antimafia da cui emergeva il suo ruolo di leader del clan che, secondo gli inquirenti, avrebbe scalato fino ad arrivare al vertice. Attanasio ha finito di scontare la pena, ma solo lo scorso febbraio il gup del Tribunale di Catania lo aveva condannato a 30 anni di reclusione.

La storia giudiziaria di Alessio Attanasio

L’omicidio di Giuseppe Romano nel 2001

Attanasio è accusato dell’omicidio di Giuseppe Romano, ucciso in via Elorina a Siracusa il 17 marzo del 2001.

Le rivelazioni dei pentiti sull’omicidio

Secondo quanto emerso nell’inchiesta sulla scorta delle dichiarazioni dei pentiti, ad agire sarebbero stati in due, Attanasio, indicato appunto dalla Dda di Catania come il capo della cosca Bottaro-Attanasio, e un’altra persona, ormai deceduta, ma il vero obiettivo dei killer sarebbe stato un imprenditore.

Il boss ha sempre negato di aver commesso l’omicidio, indicando in un collaboratore di giustizia, tra i suoi accusatori, l’autore del delitto, assieme a un sodale, quest’ultimo ucciso nel maggio del 2002.

L’altro omicidio alla Mazzarrona

Attanasio è sotto processo per un altro omicidio, quello di Angelo Sparatore, ammazzato con sei colpi di pistola calibro 38 nel maggio del 2001 in via Gaetano Barresi, nel cuore della Mazzarrona.

Le lauree e i ricorsi

Durante i sue venti anni di carcere, Attanasio ha ottenuto due lauree, una in Scienze della Comunicazione e l’altra in Giurisprudenza.

Con le conoscenze acquisite, Attasio ha presentato, dal 2017, 670 ricorsi in Cassazione che hanno impegnato la Suprema corte con 320 sentenze e 353 ordinanze.

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