Siracusa, aumenta il gettone di presenza in Consiglio - QdS

Siracusa, aumenta il gettone di presenza in Consiglio

Luigi Solarino

Siracusa, aumenta il gettone di presenza in Consiglio

venerdì 10 Novembre 2023

Nel consesso comunale è passata la mozione che alza a circa 2.700 mila euro mensili lo stipendio dei consiglieri. All’ordine del giorno anche l’illuminazione in città e il fenomeno dei furti dei cavi di rame

SIRACUSA – Aumenta il gettone di presenza per i consiglieri comunali di Siracusa. Infatti, il civico consesso ha approvato a maggioranza l’adeguamento dei gettoni di presenza dei propri componenti.

I voti contrari all’aumento sono stati quelli dei tre consiglieri del Pd. L’adeguamento alla nuova normativa statale dei gettoni era il terzo e ultimo punto posto in discussione. La proposta era arrivata in aula con il sì unanime della commissione competente e con i pareri tecnico e contabile favorevoli; essa tiene conto della variazione di bilancio approvata la scorsa settimana.

Nel 2023 ogni gettone di presenza ha un valore di 104,24 euro

Ad esporre la proposta è stato il dirigente del settore Affari istituzionali, Enzo Miccoli. L’emolumento sarà pari al 25 per cento dell’indennità del sindaco. La delibera stabilisce che nel 2023 ciascun gettone ha un valore di 104,24 euro e che la somma percepita da ogni consigliere non può superare il totale di 2 mila 293,27 euro mensili; questo importo sarà di 2 mila 760 euro per il 2024. Tali somme saranno raggiunte solo partecipando a 22 sedute (di Consiglio o di commissione), che è il numero massimo consentito in un mese. Altro punto all’ordine del giorno, presentato dai consiglieri del Pd, Angelo Greco, Massimo Milazzo e Sara Zappulla, è stato quello relativo allo stato dell’illuminazione pubblica in città.

Graduale sostituzione dei vecchi corpi illuminanti

Detta mozione è stata ritirata in seguito a due novità: la prima è che la commissione lavori pubblici ha iniziato a occuparsi della questione avviando un censimento delle zone sprovviste di illuminazione; la seconda è che i tre consiglieri hanno ricevuto in questi giorni una lettera del dirigente del settore, Marcello Dimartino, il cui contenuto, però non è stato letto in aula. La mozione prendeva atto del fatto che è in corso la graduale sostituzione dei vecchi corpi illuminanti con impianti a led ma evidenziava anche la presenza, specialmente nelle periferie, di zone ancora al buio o male illuminate.

Una situazione, evidenziavano i tre consiglieri, che aumenta i rischi per i cittadini e favorisce le attività criminali. Il vice sindaco, Edy Bandiera, ha fatto il punto della situazione. “Dal 2022, – ha detto Bandiera – , il servizio è gestito dalla “Enel sole srl” che si occupa dei 15 mila corpi illuminanti della città. La convenzione ha una durata di 9 anni e prevede l’ammodernamento della rete, che sarà interamente a led con un risparmio sui consumi del 50 per cento”.

Il fenomeno dei furti dei cavi di rame

Bandiera si è soffermato anche sul fenomeno dei furti dei cavi di rame, che lasciano al buio molte strade, e ha annunciato l’installazione di oltre centro lampioni per illuminare il tratto di strada che va da largo Scieri fino a contrada Carrozzieri. Altro punto presentato dal consigliere Paolo Romano di Fratelli d’Italia è stato quello riguardante il passaggio al patrimonio comunale del tratto di Statale 115 che attraversa Cassibile (per la toponomastica è via Nazionale).

Romano ha richiamato due precedenti simili (l’acquisizione di un tratto di Statale 124, zona cimitero, e di Statale 115 individuato come via Elorina) e ha spiegato che la situazione attuale comporta, per le attività commerciali e per lo stesso Comune, disagi in termini di costi e di tempi lunghi tutte le volte in cui si è costretti a rivolgersi all’Anas per l’autorizzazione di lavori. Romano ha ritirato il suo documento per favorire l’approfondimento in commissione.

L’assessore Salvatore Consiglio, ha detto che “L’iter è complesso perché coinvolgerebbe anche il ministero delle Infrastrutture e perché, secondo la normativa, il passaggio al patrimonio comunale di un tratto di statale è previsto solo per gli agglomerati con più di 10 mila abitanti, cifra più alta di quella raggiunta a Cassibile”.

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