La provincia di Siracusa fa rete per combattere l’illegalità - QdS

La provincia di Siracusa fa rete per combattere l’illegalità

La provincia di Siracusa fa rete per combattere l’illegalità

martedì 26 Aprile 2022

Quasi il 12% delle imprese del terziario di mercato, infatti, percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2021

Il problema dell’usura e i fenomeni illegali che colpiscono le imprese del terziario di mercato sono stati al centro della nona edizione della “Giornata della Legalità” organizzata da Confcommercio Siracusa.

Si tratta di un’iniziativa nazionale di analisi, denuncia e sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese. Contraffazione, abusivismo, pirateria, estorsioni, usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine, taccheggio, corruzione alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti.

Al tavolo di discussione hanno preso parte il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, il vice prefetto vicario, Michela La Iacona, il primo dirigente della Polizia di Stato, Maria Antonietta Malandrino, il comandante di compagnia dei Carabinieri, Capitano Giacomo Mazzei, il tenente colonnello della Guardia di Finanza, Emiliano Jacoboni, il comandate provinciale dei Vigili del Fuoco, Antonino Galfo, e in rappresentanza della Pubblica amministrazione del Comune aretuseo, l’assessore Fabio Granata.

Tutti i fenomeni criminali impattano pesantemente sul sistema economico-sociale di un territorio, spingendo le imprese oneste a chiudere e arrecando la perdita di posti di lavoro. Ma soprattutto si riduce drammaticamente la sicurezza pubblica alimentando naturalmente la criminalità organizzata. Quasi il 12% delle imprese del terziario di mercato, infatti, percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel 2021. Questi sono alcuni dei dati presentati durante il tavolo di discussione sulla Legalità.

Nel corso dell’incontro tutti i partecipanti hanno accolto l’iniziativa di Confcommercio evidenziando l’importanza di fare squadra per diffondere la cultura della Legalità sul territorio. Il vice Prefetto vicario La Iacona nel suo intervento ha lanciato anche una visione molto interessante per il futuro dell’intera comunità: “Occorre creare un presidio preventivo di legalità, al fine di poter prevenire e monitorare qualsiasi fenomeno distorto della società”.

“Il perdurare della pandemia e gli effetti delle restrizioni su imprese ed economia – ha dichiarato Piscitello – hanno determinato la necessità di concentrare l’attenzione su fenomeni criminali quali l’usura che può apparire come un’immediata possibile soluzione per chi si trova in difficoltà. Fin dall’avvio dell’emergenza sanitaria il credito ha assunto un ruolo cruciale per assicurare la necessaria liquidità alle imprese, private delle loro entrate o comunque investite da shock imponenti sulla loro attività economica. Il bisogno di liquidità e il rischio usura sono diventati quindi oggetto di indagine mirate”.

Su questo delicato tema il Centro Studi di Confcommercio ha indagato per far emergere quelle situazioni “grigie” che difficilmente vengono esplicitate chiaramente, nonché le condizioni che determinano l’esposizione al rischio usura, nel quale la liquidità è il discrimine tra mantenere l’attività delle imprese o chiuderla.

“La denuncia dei fenomeni criminali – ha concluso Piscitello – resta lo strumento fondamentale per dare respiro al territorio e percorrere la strada della legalità insieme alla collaborazione costante delle Forze dell’Ordine e delle Associazioni di Rappresentanza”.

Luigi Solarino

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