Lo ha reso noto lo stesso primo cittadino aretuseo in merito all’indagine che lo ha visto indagato insieme ad altre persone
“Stamattina, nella qualità di sindaco, mi è stata notificata un’informazione di garanzia nell’ambito del sequestro del centro comunale di raccolta di contrada Arenaura, deciso dalla magistratura sulla scorta di accertamenti effettuati dal Noe dei Carabinieri. Assieme ai miei legali, stiamo approfondendo l’incartamento”. A renderlo noto è il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, spiegando che “da un primo esame, mi verrebbe contestato di avere firmato un’autorizzazione all’apertura del Ccr in oggetto senza che, a parere della Procura dalla Repubblica, ne avesse i requisiti. Si tratterebbe, dunque, di un passaggio dovuto riguardante un atto che viene sottoposto alla firma del sindaco dopo le necessarie verifiche compiute da un organo tecnico del Comune che lo propone”.
“Piena fiducia nella magistratura”
“Completato l’approfondimento della documentazione, mi determinerò sulle azioni da assumere. Al momento posso solo aggiungere che le ordinanze sindacali da me firmate, su proposta del dirigente, avevano la finalità di creare le migliori condizioni in un periodo emergenziale, dichiarato dal Presidente della Regione siciliana, per incrementare la raccolta differenziata – aggiunge Italia -.
Ribadisco, inoltre, se ma ce ne fosse bisogno, la mia piena fiducia nel lavoro della magistratura“.