Sismologia, a Ragusa arriva la stazione urbana - QdS

Sismologia, a Ragusa arriva la stazione urbana

Stefania Zaccaria

Sismologia, a Ragusa arriva la stazione urbana

giovedì 16 Dicembre 2021

Installata nei locali a piano terra della sede centrale del Comune, è già operativa. Il sindaco Peppe Cassì: “Un importante strumento di supporto a strategie di mitigazione del rischio sismico”

RAGUSA – È stata installata in città la prima stazione sismo-accelerometrica della rete strumentale urbana. Il progetto è già operativo e fa seguito a un incontro avvenuto qualche settimana fa tra il sindaco di Ragusa, Peppe Cassi, gli assessori ai Beni culturali Clorinda Arezzo ed all’Urbanistica Giovanni Giuffrida, l’esponente dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia Domenico Patanè, il professore dell’Università di Catania Ivo Caliò e l’esponente dell’Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del Consiglio nazionale delle Ricerche Giuseppe Occhipinti.

La stazione è stata sviluppata nell’ambito del progetto Pon Ewas “an Early WArning System for cultural heritage”, al fine di realizzare una rete di 40 stazioni – di cui 20 già operative – e il primo osservatorio sismico urbano in Italia, nel centro storico della città di Catania.

“L’installazione del primo nodo della città di Ragusa – ha sottolineato l’Amministrazione comunale – rientra nel più ampio obiettivo di sviluppo delle Reti sismiche urbane della Sicilia orientale, una delle aree a maggior rischio sismico dell’Italia e con un’altissima concentrazione di edifici di notevole pregio e patrimonio dell’Unesco, quale strumento di supporto a strategie di mitigazione del rischio sismico. Il primo nodo della rete urbana è stato collocato nei locali a piano terra della sede centrale del Comune e dal giorno 11 dicembre scorso i segnali registrati dalla strumentazione sono visibili sul portale dedicato (www.ct.ingv.it/osuct) nel menù ‘sismogrammi’ con codice ORG01. La stazione è in grado di registrare con estrema precisione velocità ed accelerazioni determinate da eventi sismici anche distanti e di bassa intensità”.

Le opportunità date dalla presenza di una Rete sismiche urbana, con un numero adeguato di stazioni in un contesto ad alto rischio sismico, quale quello di Ragusa, sono innumerevoli. Il sistema può essere ulteriormente integrato al fine di monitorare lo stato di salute di strutture ed infrastrutture (Structural Health Monitoring, Shm), sperimentare un sistema automatico di allarme rapido on-site per i terremoti (Earthquake Early Warning, Eew) o valutare una scala urbana il danno strutturale in caso di terremoto attraverso la generazione automatica di mappe di scuotimento.

“L’avvio di questa attività di monitoraggio – hanno aggiunto l’Amministrazione comunale – rappresenta, tramite l’incontro del mondo della ricerca e quello amministrativo locale, un concreto passo verso sistemi moderni a supporto delle strategie di mitigazione del rischio sismico, tutela del patrimonio monumentale e salvaguardia della vita nelle nostre città”.

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