“Io ci sono!… e tu?”, parole che trasmettono presenza, voglia di esserci. “Io ci sono!… e tu?”, parole-simbolo a Catania da ormai 6 anni. Sono il titolo del più grande evento di beneficenza della città etnea per la diagnosi e la cura delle Malattie Reumatiche Infantili, realizzato dall’Associazione MARIS (Malattie Reumatiche Infantili Sicilia).
La scorsa domenica “Io ci sono!… e tu?” è giunto alla sua sesta edizione con un autentico successo al Cortile Platamone (Palazzo della Cultura, Catania). Un tutto esaurito a riconferma dell’interesse dei catanesi alla conoscenza di una tematica tanto delicata quanto importante, che trova il suo punto nevralgico nella diagnosi precoce in età pediatrica.
Successo per “Io ci sono!… e tu?” a Catania
L’evento (tra i media partner il QDS e la Fondazione Etica&Valori Marilù Tregua) si è concretizzato in una serata all’insegna della prevenzione per far luce sull’elevata incidenza di questo tipo di malattie infiammatorie di causa sconosciuta, che esigono un percorso di diagnosi e cura complesso. Il contesto siciliano è urgente se si pensa che in tutta la regione sono ancora solo 3 i centri specializzati sulle malattie reumatiche in età pediatrica. Uno di questi è il Centro di Riferimento Regionale di Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Reumatologiche Rare del Bambino, afferente l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Pediatria ad Indirizzo Reumatologico del Policlinico di Catania in cui opera la MARIS.
La storia della Maris
L’Associazione nasce 12 anni fa a Catania nell’ambito della reumatologia pediatrica con l’obiettivo di colmare il gap operativo Nord-Sud, impedendo la migrazione passiva delle famiglie meridionali troppo spesso costrette a “fare le valigie” e andare nei centri del Nord Italia per curare i propri figli.
La serata di beneficenza, condotta dai giornalisti Andrea Lodato e Valeria Maglia, con il patrocinio della Città Metropolitana di Catania, dell’ARS, della Protezione Civile e della FCE si è aperta con il saluto della presidente della MARIS, l’avvocato Patrizia Cavallaro, insieme con la vicepresidente, la dottoressa Patrizia Barone, responsabile del Centro e dell’Unità Operativa. A dibattere con loro il professore Enrico Foti, rettore dell’Università degli Studi di Catania, insieme ad accademici e medici da tutta la provincia.
Dibattito in cui si sono svelati gli obiettivi della beneficenza: “‘Io ci sono!…e tu?’ unisce il nostro impegno con momenti ludici da condividere insieme – evidenzia Cavallaro –, finalizzati a realizzare col ricavato progetti importanti”. Tra i più ambiziosi senz’altro quello rivolto alla Transition Care, fase delicata in cui il bambino, divenuto maggiorenne, passa dal pediatra al reumatologo per adulti: “La Transizione è una fase importantissima del nostro lavoro – spiega Barone – su cui si concentra oggi la comunità scientifica. La transizione non è un passaggio immediato ma un processo complesso, regolato da linee guida e raccomandazioni, nonché ambulatori congiunti con pediatri, reumatologi, infermieri e psicologi”.
Il Centro, supportato dalla MARIS, necessita della massima disposizione di medici, infermieri, volontari e genitori e presenta metodologie, strumenti e cure modernissime come i farmaci biotecnologici. “La terapia biologica ha cambiato il volto della reumatologia – prosegue Barone –. Prima infatti si aveva a disposizione per i bambini solo il cortisone con effetti devastanti; i farmaci biotecnologici colpiscono le singole molecole dell’infiammazione con minori effetti collaterali”.
Solidarietà ma anche intrattenimento
La serata è poi continuata con una toccante performance degli attori David Coco e Raffaella Bella che con maestria hanno interpretato i desideri dei bambini del centro, già invitati a scrivere e disegnare i loro pensieri sulla guarigione. È proseguita poi con divertimento, con la performance del cabarettista Gino Astorina de “Il Gatto Blu”, ormai ospite fisso dell’evento, oltre che con tanta spensieratezza, seguitando con il live music di Françoise e le Coccinelle, Better Bully Blues e dei Melotones. A chiudere la serata, infine, un DJ set di Riccardo Marchese.
Non sono mancati momenti di convivialità con un’apericena magnificamente accompagnato dai vini delle cantine più celebri di tutta la Sicilia, da Catania ad Agrigento fino a Trapani. Aziende sostenitrici del progetto insieme a numerosi enti pubblici e privati.
Un lavoro complesso quello che, con dedizione, il Centro da anni porta avanti col supporto della MARIS per le Malattie Reumatiche Infantili in Sicilia, ancora poco comprese dal grande pubblico, ma così importanti da diagnosticare precocemente per non incombere a rischi gravi. “La sensibilizzazione è ancora necessaria – conclude Barone – troppe persone sono convinte che l’artrite sia una malattia dell’età senile. Le Malattie Reumatiche Infantili possono causare, se non trattate, insufficienza renale, riduzione di crescita e seri danni oculari, costituendo una delle maggiori cause di disabilità nel bambino. Il nostro lavoro punta ad interrompere definitivamente questi scenari devastanti”.
Foto di Alfio Bonina





