Tra le cantanti più attese della prima puntata c’era Ana Mena, la cantante spagnola che si sta affermando come una delle artiste più amate nella scena pop e urban.
Tra le cantanti più attese della prima puntata c’era Ana Mena, la cantante spagnola che si sta affermando come una delle artiste più amate nella scena pop e urban.
Al festival di Sanremo porta la canzone “duecentomila ore”, scritta a sei mani da Rocco Hunt, Zef e Federica Abbate.
Ma già dalle prime note il brano ha un qualché di familiare e più si va avanti nell’ascolto più torna in mente una scena di un celebre film di Ferzan Özpetek, Mine vaganti. Per la precisione la scena finale del film sulle note di Sezen Aksu, Kutlama. Qui il link alla scena finale in cui si può ascoltare la melodia. Chi la conosce non potrà fare a meno di notare una incredibile somiglianza.
Chissà che Anna Mena e Rocco Hunt non si siano ispirati proprio a questa canzone…
Intanto questa mattina si sono diffuse le accuse di plagio rivolte ad Ana Mena e al suo staff con oggetto un’altra canzone: “Amandoti” di Gianna Nannini. Vedremo come replicheranno alle accuse i protagonisti.