Sorriso degli italiani meno brillante, gli odontoiatri: "Il 70% scoperti da cure dentali, sì a voucher" - QdS

Sorriso degli italiani meno brillante, gli odontoiatri: “Il 70% scoperti da cure dentali, sì a voucher”

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Sorriso degli italiani meno brillante, gli odontoiatri: “Il 70% scoperti da cure dentali, sì a voucher”

Redazione  |
lunedì 07 Novembre 2022

"Oggi è importantissimo dare una risposta di assistenza socio-sanitaria alle fasce più deboli delle popolazione", spiegano gli odontoiatri

Il sorriso degli italiani è sempre meno brillante. Prima la pandemia, poi la guerra in Ucraina, “il rialzo dell’inflazione e il caro bollette per la crisi energetica, hanno fatto tagliare la prevenzione della cura orale: il 70% della popolazione è scoperta da cure odontoiatriche che per il 95% sono private. Siamo favorevoli ad iniziative, anche regionali, che promuovono un voucher o bonus per le cure dentali ma per farlo seriamente e bene servono le risorse”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Raffaele Iandolo, presidente della Commissione Albo Odontoiatri (Cao) nazionale della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), commentando l’emendamento al collegato di bilancio della Regione Lazio, presentato da Fratelli d’Italia, che prevede l’erogazione da parte della Regione di un voucher per le famiglie residenti nel Lazio da almeno tre anni e con un reddito Isee non superiore a 10mila euro.

Dare una risposta di assistenza alle fasce più deboli

“Oggi è importantissimo dare una risposta di assistenza socio-sanitaria alle fasce più deboli delle popolazione – avverte Iandolo – ma c’è lo scoglio delle risorse. In Italia l’attività odontoiatrica vale circa 7-8 mld di fatturato l’anno a fronte del fatto che l’assistenza sanitaria è per il 90% in quota al Servizio sanitario nazionale e i dentisti italiano sono del tutto fuori”.

Ma un ‘bonus dentista’ che valore dovrebbe avere? “Se parliamo di igiene orale potrebbe essere di 100-150 euro l’anno, per l’ortodonzia dovrebbe salire – risponde Iandolo – Una decina d’anni fa per una nostra proposta avevamo ipotizzato una cifra simile al bonus bebè, quindi 500-1.000 euro”. Mentre su quali prestazioni si potrebbero inserire nei Lea, il presidente della Commissione Albo Odontoiatri sottolinea: “L’Igiene orale con l’ablazione del tartaro e poi l’ortdonzia conservativa e direi anche se non le protesi fisse almeno quelle mobili. Diciamo che queste sarebbe quelle minime”, conclude Iandolo.

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