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SS116, Anas rassicura sulla messa in sicurezza: “Avvio lavori entro novembre”

SS116, Anas rassicura sulla messa in sicurezza: “Avvio lavori entro novembre”
SS116 lavori

La chiusura della SS116 sta mettendo in crisi l’intero tessuto sociale ed economico del comprensorio. L’Anas fa il punto sui lavori con il QdS.

Frane, ponti pericolanti e inizio dei cantieri che tarda ad arrivare. È questa la situazione di disagio che dallo scorso aprile vivono gli abitanti dei Comuni nebroidei ed etnei collegati dalla Statale 116, tra le province di Messina e Catania.

La Statale 116, che collega Capo d’Orlando a Randazzo attraversando i Nebrodi, è oggi il simbolo di un isolamento divenuto insostenibile per i piccoli centri di montagna. La frana che il primo aprile scorso ha colpito il tratto in località Naso, in provincia di Messina, tra i chilometri 51 e 52, ha travolto buona parte della carreggiata e causato anche la caduta di un palo della luce.

Chiusura immediata e disagi quotidiani

Anas ne ha disposto la chiusura immediata, deviando il traffico su percorsi alternativi locali, più lunghi e tortuosi e che complicano terribilmente la vita a chi è costretto a percorrere spostamenti quotidiani. Disagi che si preannunciano ancor più consistenti per l’ormai prossimo ritorno a scuola e per il rientro dalle ferie che ha riguardato gli abitanti delle aree nel corso delle ultime due settimane.

Le spiegazioni di Anas

“La SS116, a seguito degli eventi alluvionali dello scorso 2 aprile, ha subito notevoli danni conseguenti ad uno stato di diffuso dissesto idrogeologico dei versanti attraversati e per i quali Anas non ha alcuna competenza, con la chiusura del km 61,900. Sono state tempestivamente effettuate le indagini geognostiche ed i rilievi topografici, attività propedeutiche alla progettazione degli interventi completate nel mese di giugno. Gli interventi sono già stati finanziati a valere sulla Legge di Bilancio 2024”, ha spiegato Anas ai microfoni del Quotidiano di Sicilia.

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Le tempistiche

Per il ritorno alla normalità, bisognerà ancora attendere. Questo perché “gli interventi di messa in sicurezza prevedono opere a carattere strutturale e geotecnico per le quali si è resa necessaria un’approfondita attività di progettazione che sarà conclusa entro il mese di settembre. I lavori saranno affidati con aggancio a specifico Accordo quadro entro il mese di ottobre con inizio a partire dal mese di novembre”, sottolinea ancora l’ente.

Stesse tempistiche sono previste “per quanto riguarda l’intervento di messa in sicurezza al km 66,100, all’ingresso del Comune di Capo D’Orlando”. In questo caso Anas è ancora nella fase di progettazione e “affiderà i lavori con aggancio a specifico Accordo Quadro entro il mese di ottobre con inizio a partire dal mese di novembre”.

Il caso del ponte Alcantara

Alla frana di primavera si è aggiunta, a metà agosto, la ben più nota chiusura precauzionale del ponte “Alcantara”, nel tratto Randazzo – Capo d’Orlando. Qui le piogge intense hanno provocato il parziale distacco del parapetto e ingenti danni strutturali al ponte che sovrasta il fiume. Per questa ragione il transito è stato sospeso tra il km 0+100 e il km 0+350.

Per rendere nuovamente accessibile l’arteria, Anas ha previsto la posa di barriere in calcestruzzo e la successiva riapertura a senso unico alternato dopo verifiche di sicurezza. La riapertura definitiva dopo gli interventi iniziati a fine agosto è prevista nel giro di circa sei mesi.

La mobilitazione dei cittadini

La situazione più critica si vive però tra i cittadini e le amministrazioni locali messinesi, già provati da mesi di difficoltà. Nei comuni dei Nebrodi è stata avviata una petizione online che in pochi giorni ha raccolto centinaia di firme per chiedere ad Anas di accelerare le procedure. Una mobilitazione che unisce residenti, commercianti e operatori turistici, tutti colpiti dalle ricadute economiche dell’interruzione della statale: forniture in ritardo, trasporti difficili, percorsi di emergenza più lunghi per ambulanze e mezzi di soccorso.

L’iniziativa dei sindaci

I sindaci di Naso e Capo d’Orlando, Gaetano Nanì e Franco Ingrillì, hanno annunciato la convocazione di una conferenza dei servizi in Prefettura a Messina per ottenere tempi certi e soluzioni concrete per gli abitanti dell’area.

Sulla frana di Naso, il Comune ha confermato che gli interventi di sistemazione dovrebbero iniziare il prossimo ottobre, con una durata stimata di sei – sette mesi, disagi meteo invernali permettendo. Fino ad allora, resteranno fondamentali i percorsi alternativi già segnalati, che però non sono progettati per sostenere un traffico intenso e continuo.

I lavori sul ponte San Giuliano

“Con riferimento al ponte Alcantara (denominato anche Ponte San Giuliano) della SS116 in prossimità dell’abitato di Randazzo, Anas si è attivata per risolvere definitivamente la criticità dei parapetti del ponte tramite la progettazione, finanziamento e affidamento dei lavori definitivi, la cui consegna è avvenuta il 21 agosto scorso”, aggiungono ancora i vertici.

Al momento, l’impresa è impegnata in questa fase dei lavori con le opere di regimazione dell’acqua. A proposito, “Anas assicura il costante contributo nel collaborare con gli attori istituzionali competenti (Regione, Commissario regionale per il dissesto idrogeologico, Autorità di bacino, Protezione Civile Regionale e Comunale, Sindaci del territorio e relativi Uffici tecnici) per fronteggiare e mitigare le conseguenze degli eventi meteoclimatici avversi che risultano, come noto, notevolmente amplificati dalla riconosciuta fragilità dei territori nebroidei”.

Un territorio allo stremo

Le difficoltà non riguardano solo la viabilità. Scuole e ospedali devono riorganizzare i servizi di trasporto, i commercianti denunciano cali negli incassi e i cittadini lamentano tempi di percorrenza raddoppiati. La chiusura della SS 116 – seppur temporanea – sta mettendo in crisi l’intero tessuto sociale ed economico del comprensorio, mentre cresce il timore che l’isolamento penalizzi anche il turismo e le attività agricole della zona.