Tra inquinamento, rischi per l’incolumità e zone che rientrano in aree militari o portuali, sono tantissime le coste della provincia in cui non si potrà fare il bagno: ecco tutte le ordinanze
Con l’inizio della stagione balneare sono state disposte delle ordinanze relative alla balneabilità della costa della provincia aretusea. Nelle ordinanze vengono elencati i tratti di litorale in cui è possibile la balneazione e quelli in cui è interdetta per motivi di sicurezza o per la cattiva salubrità delle acque.
La nuova ordinanza sulla balneabilità
La Capitaneria di porto-Guardia Costiera di Siracusa ha emanato la nuova Ordinanza di sicurezza Balneare n.58/2022 riferita all’ambito del Compartimento marittimo di giurisdizione, che si estende a Nord dal “Faro Penisola Magnisi”, nel Comune di Melilli, fino a sud in corrispondenza della foce del “Pantano Longarini” e ricadente nel territorio di Pachino
. L’ordinanza vieta la balneazione in relazione all’intrinseca pericolosità delle stesse: Porto Grande di Siracusa, ad eccezione dei seguenti tratti di litorale debitamente segnalati dal Comune di Siracusa con gavitelli di cui all’art. 10 co.2 lett. e) ad una distanza di mt. 10 l’uno dall’altro, nei quali la balneazione è consentita fino a 50 metri dalla battigia, salvi eventuali divieti o ulteriori limitazioni imposti da provvedimenti emanati da altre Amministrazioni, soprattutto in materia di salubrità delle acque di balneazione: Spiaggetta “Aretusa” (denominata spiaggetta della Marina); Spiaggia di “Punta del Pero”; Spiaggia antistante “Scoglio Galera”, ad eccezione del tratto di specchio acqueo compreso tra Punta Carrozza e il costone roccioso posto a sud/ovest degli Scogli Castelluccio – particelle nn. 372 (ex p.lla n.1) e 90 (porzione), già oggetto di provvedimento interdittivo per pericolo di ulteriori distacchi dal sovrastante costone roccioso; Porto Piccolo (Marmoreo) di Siracusa; Rada di S. Panagia lungo l’intero tratto di costa da Capo S. Panagia a Punta Magnisi, ad eccezione del tratto di litorale che va da 200 metri a Nord dello scarico ENEL alla recinzione ex Espesi; Porto “Balata” e porto “Fossa” di Marzamemi; Porto di Portopalo di Capo Passero, ad eccezione del punto di balneazione denominato Camping Capo Passero; approdi di “Ognina”, “Calabernardo” e “Falaride”.
Per le zone ricadenti nella Riserva Naturale Orientata “Fiume Ciane e Saline di Siracusa”, nell’Area Marina Protetta del Plemmirio e nella Riserva Naturale Orientata “Oasi Faunistica di Vendicari”, sarà onere degli Enti Gestori di contribuire all’apprestamento di ogni mezzo destinato alla salvaguardia della pubblica incolumità.
Per quanto riguarda le coste ricadenti nel territorio comunale di Augusta tra i tratti interdetti alla balneazione a causa di scarichi fognari figurano il litorale Granatello, il lungomare Paradiso, il lato est del canale di Brucoli a 200 metri a sud e anche fino a Punta Tonnara. Tra i tratti di costa non balneabili a causa del rischio frana figurano lo Sbarcatore dei turchi fino a 200 metri a sud come imposto da un ordinanza della Capitaneria di porto.
Altri tratti di costa sono interdetti poiché rientrano in area militare o portuale come da cala Spezzantennola fino al Granatello, e da quest’ultimo fino alla foce del fiume Marcellino e dalla stazione Marcellino a km 1 sud – Stazione Megara Giannalena. Altri tratti non adibiti alla balneazione per motivi non specificati si trovano dal lato Nord a est del Orto canale di Brucoli, da Agnone-Bagni – Baia Conchiglie – km 0,5 sul fiume Leonardo a 950 metri a nord (Lido Murganzio) e da qui fino a 200 metri a nord al foce del fiume San Calogero, dal punto di balneazione 1014 Castelluccio-Zona prospiciente Stazione a 800 metri a nord (Baia dei Turchi). Altri due tratti di costa non balneabili poiché interessati da immissioni sono le foci del fiume San Leonardo e San Calogero.