StartCup 2024, il vincitore è Clevergrow: il progetto della start up

StartCup 2024, Clevergrow si aggiudica l’edizione di quest’anno: il progetto

StartCup 2024, Clevergrow si aggiudica l’edizione di quest’anno: il progetto

Redazione  |
lunedì 04 Novembre 2024

Clevergrow in inglese significa "crescita intelligente" ed è il nome scelto dalla start up innovativa che intende operare nel campo dell'agricoltura di precisione.

La start up Clevergrow (Università di Catania) si il vincitore dell’edizione 2024 di StartCup Sicilia che si è svolta a Palermo, presso la sede della Region Sicilia di UniCredit.

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Clevergrow in inglese significa “crescita intelligente” ed è il nome scelto dalla start up innovativa che intende operare nel campo dell’agricoltura di precisione. Il tutto riducendo l’impatto ambientale e aumentando la produttività delle colture, ad esempio individuando esattamente quando irrigare le piante e in che quantità, grazie al monitoraggio di alcuni parametri chimico-fisici.

Clevergrow: il prodotto

Il prodotto principale di CLEVERGROW è LISYGROW, un sistema embedded hardware/software che, installato in colture fuori-suolo, permette la gestione completamente automatizzata dell’irrigazione. L’hardware di Lisygrow permette di determinare istante per istante l’assorbimento della pianta, facendola diventare un vero e proprio sensore intelligente, che tramite un algoritmo proprietario si interfaccia direttamente con il sistema di fertirrigazione dell’azienda agricola determinando l’esatta frequenza irrigua.

Alla finale della StartCup Sicilia hanno partecipato le idee imprenditoriali che si sono classificate ai primi tre posti nelle competizioni promosse dalle Università di Catania e di Palermo.

Sono stati selezionati per la partecipazione al Premio Nazionale per l’innovazione, che quest’anno si terrà a Roma il 5 e 6 dicembre, oltre a Clevergrow anche le idee imprenditoriali Igea (Università di Catania), PHOENIX (Università di Catania), Xcrops (Università di Palermo), Bandit (Università di Palermo), Ziotape (Università di Palermo). A quest’ultima è stata assegnata la menzione speciale imprenditoria femminile.

StartCup 2024: il vincitore e la premiazione

La premiazione è stata introdotta dall’intervento di Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit. A seguire si è svolta la presentazione degli elevator pitch (idea di business) delle finaliste a cura di Rosario Faraci dell’Università di Catania e Marcantonio Ruisi dell’Università di Palermo. La proclamazione del team vincitore di StartCup Sicilia è stata effettuata da Vincenzo Evola, Responsabile Sviluppo del Territorio Sicilia di UniCredit Italia.

“UniCredit – ha sottolineato Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit – è impegnata sul territorio, in partnership con le Università siciliane, a promuovere e supportare la realizzazione di nuovi progetti imprenditoriali, in particolare ad alto contenuto tecnologico, al fine di favorire la creazione di nuove imprese e l’inclusione lavorativa dei nostri giovani. Le nuove imprese innovative sono fondamentali per lo sviluppo del territorio e in Sicilia una su quattro è nostra cliente. Oltre al sostegno a StartCup Sicilia la banca ha avviato, già da molti anni, il programma nazionale UniCredit Start Lab, una piattaforma di business pensata per identificare e sostenere le migliori startup e PMI innovative. Incoraggiamo lo sviluppo delle startup favorendo la loro partecipazione ad incontri con aziende Corporate nostre clienti, per valutare possibili partnership commerciali, industriali o tecnologiche e diamo loro la possibilità di entrare in contatto con potenziali investitori, anche internazionali”.

“Da undici anni la Start Cup Sicilia alimenta l’ecosistema regionale delle start up innovative, contribuendo così ad elevare il tasso di imprenditorialità innovativa ed accademica dell’isola. Un ottimo lavoro di squadra delle Università siciliane e di UniCredit nella direzione di mettere questo patrimonio di risorse innovative a disposizione delle imprese esistenti del territorio” ha dichiarato il prof. Rosario Faraci, Coordinatore della StartCup Catania.

“Sono estremamente soddisfatto dei risultati ottenuti – ha commentato il prof. Marcantonio Ruisi, Coordinatore Scientifico della StartCup Palermo – I nostri giovani talenti universitari dimostrano ogni anno un’incredibile capacità di innovazione ed uno straordinario orientamento a trasformare la ricerca scientifica in opportunità concrete rivolte, a vario titolo, a migliorare la vita di ciascuno di noi e auspicabilmente a rappresentare un’occasione lavorativa per i team e non solo”.

I partecipanti

Università degli Studi di Catania

Oltre al vincitore Clevergrow, tra i partecipanti della StartCup 2024 vi era Igea, che intende sviluppare un software in ambito medicale per la compilazione tramite un’intelligenza artificiale di moduli triage al Pronto Soccorso. Il tutto per ridurre l’errore umano, digitalizzare la filiera ospedaliera e semplificare in modo significativo la burocrazia. Igea offre un servizio di intelligenza artificiale che integra un chatbot nei sistemi di triage dei pronto soccorso, migliorando la compilazione della documentazione e l’assegnazione delle priorità ai pazienti. Questo sistema, facilmente integrabile nei software gestionali ospedalieri sia pubblici che privati, risponde al bisogno dei professionisti sanitari di ridurre i tempi e la burocrazia.

PHOENIX è un progetto maturato nell’ambito di una ricerca dell’Università di Catania e mira a rivoluzionare il trattamento delle acque reflue e la filtrazione dell’acqua domestica attraverso l’uso innovativo delle ceneri vulcaniche dell’Etna. L’obiettivo principale del progetto PHOENIX è sviluppare e brevettare un processo innovativo per trasformare la cenere vulcanica in zeolite sintetica, un materiale di alto valore aggiunto con applicazioni strategiche nel settore della filtrazione delle acque reflue e nei mercati agricoli ed edili.

Università degli Studi di Palermo

Xcrops. L’idea imprenditoriale consiste nella realizzazione di un laboratorio dotato di impianto per la produzione di KIT diagnostici basati su metodi molecolari per la diagnosi rapida e a basso costo, a richiesta personalizzabili secondo le esigenze dei clienti, per la diagnosi di patogeni vegetali, realizzazione di mini-laboratori portatili per la diagnosi diretta in campo, e servizi di consulenza fitopatologica e assistenza remota mediante “Mobile APP”. In particolare, l’obiettivo è quello di sviluppare un sistema diagnostico decentralizzato affidabile, a basso costo, rapido e di facile utilizzo, basato sulla produzione e sull’’utilizzo di KIT diagnostici pronti all’uso per il rilevamento dei principali patogeni vegetali.

Bandit. Il progetto imprenditoriale si propone di rivoluzionare il panorama della partecipazione ai bandi di finanza agevolata attraverso la creazione di una piattaforma all’avanguardia, che mira a semplificare e automatizzare la compilazione degli allegati documentali necessari per accedere a tali opportunità di finanziamento. Al cuore del progetto c’è l’impiego dell’intelligenza artificiale, in particolare dei modelli linguistici Large Language Model (LLM), che consentono di generare contenuti rilevanti partendo da un numero limitato di informazioni fornite dall’utente.

Ziotape. L’idea di business proposta riguarda lo sviluppo di cerotti adesivi semitrasparenti a base di ZnO con spiccate proprietà̀ antibatteriche e rilascio controllato di ioni zinco per una efficace azione volta alla prevenzione dei traumi motori durante l’attività fisica. Il prodotto permette di portare una grossa innovazione nel settore dei cerotti sportivi, poichè quasi tutti questi sistemi sono caratterizzati dall’utilizzo di nanoparticelle di ZnO che sono potenzialmente più’̀ efficaci nel rilascio immediato di zinco. Ziotape propone una linea di prodotti in cui al posto delle nanoparticelle di ZnO sono utilizzati dei microcristalli di ZnO a maggiore stabilità e con la capacità di esercitare attività antibatteriche. Il prodotto diventa quindi non soltanto utile per chi pratica sport a livello amatoriale o semi agonistico, ma anche per chi successivamente ad un trauma o ad uno sforzo eccessivo, risulta avere difficoltà a continuare il gesto atletico.

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