“La mafia ha scelto di inabissarsi, sperando di far dimenticare alla società civile ciò che è stato, ma la nostra terra ha un calendario drammatico, scandito giorno per giorno dai nomi delle vittime di cosa nostra. Per questo la memoria, che è l’unica vera arma per mobilitare la coscienza civile, non può essere confinata a un giorno soltanto”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici.
“Negli anni la scuola ha fatto un lavoro straordinario, tenendo alta la vigilanza contro la mafia, ma non può essere l’unico luogo dove se ne parla: oggi chi ha 30 anni non c’era allora e non può ricordare la tensione emotiva dei giorni successivi alle stragi. Lavorare sulla memoria è fondamentale, perché quel tempo può tornare”, ha aggiunto Cracolici.

