L'operaio lascia la moglie e tre figli. Comunità di Partinico e Sicilia intera in lutto.
Dolore, commozione e rabbia ai funerali di Ignazio Giordano, una delle cinque vittime della strage sul lavoro di Casteldaccia, celebrati nella mattinata di sabato 11 maggio 2024 a Partinico (PA).
A celebrare l’omelia l’arcivescovo di Monreale, Gualtiero Isacchi. A Partinico è giorno di lutto cittadino in occasione dell’ultimo saluto. Tra oggi e i prossimi giorni si terranno i funerali anche delle altre quattro vittime: Epifanio Alsazia, Giuseppe La Barbera, Giuseppe Miraglia e Roberto Ranieri.
Dolore ai funerali di Ignazio Giordano
Presenti al funerale anche i sindaci dei Comuni di Partinico (Piero Rao), Casteldaccia (Giovanni Di Giacinto), San Cipirello (Vito Cannella), Montelepre (Giuseppe Terranova) e Giardinello (Antonio De Luca). In prima fila la moglie e i tre figli di Ignazio Giordano, che hanno ringraziato l’intera comunità e le autorità per essere stati vicini alla loro famiglia in una circostanza così terribile.
Nell’omelia, l’arcivescovo non ha potuto non fare alcun riferimento al tema della sicurezza sul lavoro. “Se ancora oggi si muore di lavoro con una frequenza impressionante, significa che qualcosa non va”, ha detto, sposando gli appelli ai controlli degli operatori in sciopero nei giorni successivi alla strage di Casteldaccia.
L’autopsia
I medici legali hanno effettuato le autopsie sul corpo di Ignazio Giordano e delle altre vittime della strage di Casteldaccia. A uccidere i cinque operatori e a ridurre in gravissime condizioni un sesto uomo, ricoverato al Policlinico di Palermo in Rianimazione, sarebbe stato l’idrogeno solforato.
La Procura competente ha avviato un’inchiesta sulla tragedia. C’è un indagato. Si tratta del geometra Nicolò Di Salvo, 67 anni, titolare della Quadrifoglio Group, società per la quale lavoravano 4 delle 5 vittime. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo plurimo, con l’aggravante della presunta violazione delle norme antinfortunistiche, e di lesioni personali colpose gravissime – con uguale aggravante – nei confronti del sesto operaio ferito.
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