Strage di randagi a Partanna, Oipa: "Inascoltati i nostri allarmi" - QdS

Strage di randagi a Partanna, Oipa: “Inascoltati i nostri allarmi”

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Strage di randagi a Partanna, Oipa: “Inascoltati i nostri allarmi”

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sabato 16 Aprile 2022

I cani morti sono stati portati al canile comunale nell'attesa delle analisi da parte dell'Istituto zooprofilattico per accertare la causa del decesso. Contestualmente, la polizia municipale ha apposto dei cartelli per segnalare la possibilità di bocconi avvelenati

Strage di randagi a Partanna, in provincia di Trapani, presumibilmente avvelenati da chi non tollerava la loro presenza. È accaduto nella Contrada Marcato. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) locale da tempo sollecitava il Comune a intervenire per sterilizzare le femmine e trovare per tutti un posto in canile, anche per favorirne l’adozione, o di renderli cani di quartiere, figura prevista dalla legge della Regione Sicilia. 

“Comune non ci ha ascoltati”

“Noi volontari ci siamo più volte fatti carico di portare via cucciolate per poi dare i piccoli in adozione e abbiamo più volte chiesto al sindaco, Nicolò Catania, di trovare una soluzione per questi poveri cani, essendo sua la competenza in materia di randagismo“, racconta Andrea La Commare, delegato dell’Oipa di Partanna e guardia zoofila. “I nostri allarmi sono rimasti inascoltati e qualcuno li ha uccisi. Qualcuno che ora sarà denunciato. Le nostre guardie zoofile hanno chiesto di supportare le indagini e, se vi sarà un processo, la nostra associazione si costituirà parte civile. Se qualcuno sa qualcosa, ci contatti“.

Erano una decina i cani che vagavano nella zona, ripetutamente segnalati negli ultimi tre anni e soprattutto nelle ultime settimane, anche con la pubblicazione di alcuni video sui social media da parte di cittadini che lamentavano la pericolosità della situazione. “Alle segnalazioni non è stata mai data una risposta da parte dell’Amministrazione comunale, che ha lasciato vagare i cani per strada senza nemmeno far sterilizzare almeno le femmine”, continua Andrea La Commare. “Tra i randagi morti sono stati trovati anche una mamma con i cuccioli al suo fianco che cercavano di poppare il latte. Il sindaco ha espresso il suo rammarico per la tragica vicenda, ma questo non basta, speriamo che se ne renda conto”.

Da accertare la causa del decesso

I cani morti sono stati portati al canile comunale nell’attesa delle analisi da parte dell’Istituto zooprofilattico per accertare la causa del decesso. Contestualmente, la polizia municipale ha apposto dei cartelli per segnalare la possibilità di bocconi avvelenati. Le guardie zoofile dell’Oipa hanno eseguito ieri sera un sopralluogo e hanno individuato alcuni superstiti, due dei quali sembrano essere in procinto di partorire. Le autorità competenti li hanno lasciati lì. “Auspichiamo che siano messi al sicuro dal Comune e dall’Asp, anche con il supporto della nostra associazione” aggiunge La Commare. “Sul luogo vi erano anche i resti di altri due animali morti da chissà quanto tempo”.

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