"Memories - I ragazzi delle scorte", film sulle stragi del 1992 - QdS

“I ragazzi delle scorte”, il film racconta gli agenti che morirono con Falcone e Borsellino

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“I ragazzi delle scorte”, il film racconta gli agenti che morirono con Falcone e Borsellino

Redazione  |
lunedì 05 Dicembre 2022

"I ragazzi delle scorte" racconta la storia degli agenti che morirono assieme ai giudici Falcone e Borsellino nel 1992. Ecco quando e dove andrà in onda.

A trent’anni di distanza, il film della serie “Memories” – “I ragazzi delle scorte” – racconta la storia degli otto agenti di polizia che morirono insieme a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Francesca Morvillo negli attentati mafiosi del 1992.

Il documentario è stato presentato in anteprima oggi alle 18 nella sala cinema ANICA di Roma. Prima della proiezione, il presidente della Repubblica ha ricevuto al Quirinale il capo della Polizia, il Prefetto Lamberto Giannini e i familiari delle vittime delle stragi.

Stragi di mafia 1992, “Memories” racconta la storia dei ragazzi delle scorte

“Io sono rimasta intrappolata, io non ne esco più da questa storia”. Inizia così il film Memories – I ragazzi delle scorte”, coprodotto dal Ministero dell’Interno – Dipartimento Pubblica Sicurezza e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli Anniversari Nazionali con 42° Parallelo.

La voce è quella di Rosaria Costa, vedova dell’agente della Polizia di Stato Vito Schifani morto a Capaci, e sintetizza in maniera profonda e intima il sentimento di un intero Paese. Il senso di colpa che prepotentemente ci riporta a quei giorni, a Capaci, a via D’Amelio.

Il film “I ragazzi delle scorte”, che nei prossimi giorni sarà pubblicato su RaiPlay e andrà in onda su Rai Uno il 30 dicembre in seconda serata, mette al centro del racconto le vite spezzate di Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cosina ed Emanuela Loi, gli otto poliziotti che facevano parte della scorta di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino.

La testimonianza del sopravvissuto Salvatore Lo Presti

Insieme a quella di Rosaria Costa, nel film della serie “Memories” c’è la testimonianza del vice sovrintendete della Polizia di Stato Salvatore Lopresti, membro del reparto scorte della Questura di Palermo, che racconta come la ferita personale per la perdita di otto colleghi sia di fatto anche una ferita più grande, che tocca tutti gli italiani.

“Per 27 anni non sono riuscito a ritornare in via D’Amelio – racconta Lopresti nel film – perché mi ritornava sempre addosso quella puzza di polvere mista a tritolo e carne bruciata. Ogni tanto quell’odore ancora riaffiora. Ora sono passati 30 anni, io credo nelle istituzioni e spero che prima o poi si possa affermare tutta la verità e che quella verità riesca a far finalmente scomparire quella puzza di tritolo e carne bruciata”.

Rosaria Costa: “Il figlio di Vito non ha mai avuto giustizia”

“Gli orrori – continua Rosaria Costa nel film – non servono per spaventarci, ma devono servire per creare memoria, per capire che otto poliziotti, otto giovani ragazzi sono morti per noi, per tutta l’Italia. All’epoca dell’attentato avevo solo 22 anni, dopo trent’anni non vedo più Vito come un marito ma come un figlio, mi sento la madre di un figlio che non ha avuto giustizia e questo fa ancora più male”.

“I ragazzi delle scorte” è un prodotto realizzato per celebrare la conclusione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, un film che che punta il faro della memoria anche su chi, proprio in virtù della sua funzione di agente di scorta e protezione, spesso rimaneva lontano dai riflettori. Il film è stato scritto da Giorgia Furlan, Alessia Arcolaci e Josella Porto, regia di Gabriele Ciances, fotografia di Claudio Cascavilla con la supervisione di Daniele Ciprì.

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