Da Menfi all’entroterra, la Sicilia conferma la qualità del suo vino ai giudici da tutto il mondo. In Croazia la trentesima edizione del più importante concorso enologico internazionale
BRUXELLES – Si è concluso pochi giorni fa in Istria il Concours Mondial de Bruxelles che ha riunito esperti dell’intero settore vinicolo internazionale per degustare 7.500 vini provenienti da 50 paesi del mondo intero. In totale erano quasi 1.400 i vini italiani, 365 di essi sono stati premiati. Paese ospite la Croazia, oggi una delle più interessanti destinazioni per appassionati e winelovers: nonostante le sue dimensioni, negli ultimi 25 anni questo territorio ha vissuto una notevole trasformazione della viticoltura che ha portato alla creazione di stili di vino contemporanei, ottenendo riconoscimenti internazionali.
Con la sua straordinaria bellezza naturale, il ricco patrimonio culturale e la crescente attenzione per l’enoturismo, la sostenibilità e la digitalizzazione, negli ultimi anni è diventata una destinazione turistica sempre più popolare ed è stato proprio questo il motivo che ha portato l’Istria ad ospitare il CMB i cui risultati sono stati annunciati di recente: tra i vincitori figurano vini provenienti dai cinque continenti tra cui emergono, oltre ai paesi produttori storici, anche paesi più sorprendenti come l’India, il Kazakistan e l’Albania. Incetta di medaglie anche per la Francia, ovviamente, la Spagna, il Portogallo e la Cina che sempre più stupisce per i suoi vini.
In Italia, la Toscana primeggia, diventando la regione vinicola più rappresentata (228 vini) e più premiata (80 medaglie) d’Italia e superando per la prima volta la Sicilia che si conferma sul podio con 18 Oro e 31 Argento.
Iniziamo da Avvocà 2021 di Tenuta Stoccatello, Nero d’Avola del viticoltore Renzo Barbera della piccola e giovane azienda di Menfi, Città Italiana del Vino 2023 che si conferma punto di riferimento per l’enologia siciliana non solo grazie ai brand già conosciuti ma anche a chi si è appena affacciato sul mercato. Oro anche per Milazzo (la cantina dell’isola con più vini premiati), Casa Vinicola Fazio con Cartesiano 2019, Cantine Ermes con Epicentro Riserva 2019, Fina con il popolarissimo Kikè, Colomba Bianca con Quarantanni Riserva 2020, Ramaddini con Patrono 2018 e, tra gli altri, anche per Feudo Disisa con Vuaria 2019 Monreale DOC che si aggiudica la medaglia d’argento anche per il Tornamira 2018.
Stessa medaglia anche per CVA (Canicattì), Casa Grazia (Gela), Gorghi Tondi (Mazara del Vallo), Caruso & Minini (Marsala), Musita (Salemi), Funaro (Santa Ninfa) ed altri. Tutti i vini sono stati degustati alla cieca dalle commissioni del Concours Mondial de Bruxelles, accuratamente selezionate, composte da esperti del settore (buyer, giornalisti, enologi, dettaglianti, ecc.) in rappresentanza di 45 nazionalità: “La Sicilia ha un vero marchio di qualità e si è sviluppato tantissimo negli ultimi vent’anni – racconta Karin Meriot, coordinatrice eventi Italia del CMB – la percentuale di medaglie nell’isola è aumentata perché è cresciuta la qualità. Tra le denominazioni la DOC Sicilia si è ritagliata uno spazio davvero importante”. La prossima sessione di Vini rossi e bianchi del Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà a Guanajuato, in Messico, dal 7 al 9 giugno 2024. È la prima volta che il CMB viaggerà nel continente americano.