Superbonus 110, CNA: “Finiti il 99% dei progetti in Sicilia” - QdS

Superbonus 110, CNA: “Finiti il 99% dei progetti in Sicilia”

Superbonus 110, CNA: “Finiti il 99% dei progetti in Sicilia”

Claudia Marchetti  |
giovedì 29 Febbraio 2024

Francesco Cicala: “In Provincia di Trapani lavori per 50 milioni. Nel 2024 niente più cessione del credito”.

Aveva lanciato l’allarme già nel novembre scorso assieme a tutte le sigle della filiera edile, la Confederazione Nazionale Artigiani – CNA Sicilia e la sezione di Trapani, al fine di trovare una soluzione alle decine di migliaia di cantieri che, anche in virtù del caos normativo e applicativo del Superbonus 110%, non avrebbero terminato i lavori in tempo entro il 31 dicembre 2023.

La “storia” del Superbonus 110%

Il Superbonus 110% – o Ecobonus in merito alla riqualificazione energetica degli edifici – è stato introdotto nel 2020 come misura per risollevare le imprese in quel momento ferme ed ha fatto molto discutere tutti gli operatori del settore. Al termine del periodo previsto, anche la misura del Decreto Rilancio ha visto la sua fine e adesso si può pensare ad una seria riflessione sul futuro dell’efficientamento degli edifici in Italia. Ma a che punto sono gli iter progettuali presentati in Provincia di Trapani e in Sicilia? Sui dati ci ha confortato il Segretario della CNA Trapani, Francesco Cicala.

Il Superbonus consente di fruire di una detrazione al 110% delle spese sostenute per interventi di efficientamento energetico e immobili. Voi avete seguito gran parte degli iter progettuali. In questo momento in Provincia di Trapani, quante istanze sono state presentate e quanti progetti sono stati approvati?

Quelli che abbiamo seguito direttamente come CNA al 31/12/2023 sono tutti conclusi. Si parla del 99% di progetti di privati, sia singoli che condomini, già eseguiti tramite l’attivazione dei cantieri dal 2020/2021 fino alla scadenza del termine previsto. Gli iter non hanno avuto molti problemi; si parla di circa miliardo e 200 milioni di euro di lavori andati a buon fine in Sicilia, tutti tramite ex Eni gas e luce oggi divenuta Plenitude. Nel trapanese siamo ad oltre 50 milioni di euro di lavori edili effettuati. Gran risultato.

Con la misura non era necessario anticipare alcuna somma per avviare gli interventi di riqualificazione in quanto lo Stato si è fatto carico delle spese. Ci sono stati però dei problemi di non poco conto.

Sì, tutti i lavori compresi nel Superbonus 110 sono stati finanziati tramite il Decreto ed i proprietari degli edifici non dovevano anticipare nulla. In altre situazioni però, non è stato così. Le imprese seguite tramite associazione di categoria hanno lavorato con la certezza di poter cedere il loro credito a Plenitude che si è impegnata prima di eseguire i lavori ad acquistare il credito. Questi progetti hanno visto tutti la fine degli interventi. Cosa diversa che è avvenuta con altre imprese che non sono riuscite ad accedere al credito a causa di difficoltà create dal governo che ha cambiato le regole del Superbonus da un giorno all’altro, ogni 10 giorni usciva un nuovo decreto o una nuova circolare.

Un punto su cui sindacati e associazioni di categoria si battono molto è quello di attivare più progetti possibili e quindi cantieri per incentivare il lavoro edile penalizzato negli ultimi anni in particolar modo in un territorio come quello trapanese.

La filosofia del Decreto Rilancio nato nel maggio 2020 è proprio quella che abbiamo perseguito, ovvero di far partire velocemente in pandemia misure che subito facesse ripartire l’economia e in questo credo che abbia raggiunto il suo obiettivo. Le difficoltà sono arrivate dopo, per quelle imprese poco prudenti, che si sono fidate di istituti di credito che non li hanno accompagnati fino alla fine dell’iter.

La burocrazia in questi termini, voi che avete seguito le pratiche per conto dei cittadini-fruitori, è stata celere o ci sono stati degli intoppi nel momento di avere a che fare con la Pubblica Amministrazione?

In termini di autorizzazioni la burocrazia doveva fare ben poco; quello che era necessario avere era la CILAS, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus, titolo abilitativo per tutta una serie di diversi interventi edilizi. Il problema semmai è stato legato, come detto, ai continui aggiornamenti normativi che hanno arrecato non pochi problemi ad imprese e progettisti, non è affatto semplice non avere la certezza della norma. Quello che è stato fatto con le Pubbliche Amministrazioni è spingerle a potenziare gli uffici tecnici comunali al fine di acquisire in fase progettuale i fascicoli degli edifici in maniera più rapida possibile, viste le scadenze.

Quando si parla in questo contesto di “cessione dei crediti”, a cosa si fa riferimento?

Significa che il lavoro da effettuare genera una detrazione fiscale; questo credito fiscale poteva essere recuperato con la dichiarazione di redditi, ma sarebbe stato più complesso con il 110; oppure poteva essere ceduto a istituti di credito, come si è fatto, che lo hanno in questo modo attualizzato. Così un credito da riscuotere normalmente in 10 anni, è stato recuperato in poco tempo e senza difficoltà per i cittadini. Terminato il Superbonus 110% nel 2024 è entrato in vigore il 70%, ma in questo caso non sarà possibile fare la cessione del credito. Solo i cittadini che potranno anticipare la somma dei lavori di edilizia, per poi recuperarla sulla dichiarazione dei redditi, potranno usufruire della nuova misura.

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