Il nuovo governo modificherà la misura: tra le ipotesi una riduzione al 60-70% o legare lo sconto all'immobile o al reddito del proprietario
Il Superbonus 110 è destinato a cambiare ancora. E sarebbe l’ennesima modifica dalla sua introduzione di due anni fa. L’arrivo del nuovo governo di centrodestra, dovrebbe ritoccare la misura. E lo farebbe agendo in particolare sulla maxi aliquota del 110%, che l’aveva contraddistinta e resa la regina dei bonus edilizi.
Superbonus, cosa cambierà
Non ci sono ancora certezze, ma da quanto filtra si starebbe pensando di portare il bonus al 60-70%, rendendo la misura strutturale. Si discute anche se legare lo sconto all’immobile da ristrutturare o al reddito del proprietario della struttura. Una delle ipotes è di applicare una deduzione più alta nel caso di ristrutturazione della prima casa, purché non sia di lusso, e più bassa sulla seconda. In alternativa o in una formula mista, la quota del bonus potrebbe essere calcolata in base al reddito del proprietario. In questo caso, però, bisognerebbe distinguere, ad esempio, tra reddito vero e proprio e patrimonio immobiliare.
Quel che appare certo è che la misura, nonostante le preoccupazioni di tanti, resterà in vigore. E si continuerà ad incentivare la transizione energetica degli edifici puntando sempre più alla sostenibilità.
Superbonus, la proposta di Forza Italia
Sulle modifiche da apportare al Superbonus, il centrodestra però non è compatto. Forza Italia, per esempio chiede una riduzione meno drastica dell’aliquota. Per trovare risorse per la Legge di Bilancio si valuta di ridurre il superbonus da 110% a 80%. “In alternativa vanno trovate azioni specifiche per evitare di aumentare il debito, individuando in alcuni capitoli la possibilità di usare fondi per ridurre i sacrifici di famiglie e imprese”. Lo ha detto Antonio Tajani, coordinatore nazionale di Forza Italia, a Sky Tg24 Agenda.
Superbonus, le altre ipotesi in campo
Oltre alle ipotesi messe in campo dagli esperti del centrodestra, anche l’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) ha avviato un confronto sul superbonus. L’obiettivo è arrivare a una proposta concreta di riforma dei bonus e degli incentivi per la casa. L’idea al momento è una proroga di sei mesi rispetto alle scadenze in calendario così da recuperare il tempo perso per i cambiamenti sulla cessione dei crediti. Ma si punta complessivamente a una rimodulazione di tutti i bonus edilizi insieme ad altre forme di sostegno.
La proposta a cui sta pensando l’Ance è di dare più tempo alle imprese e alle famiglie per organizzarsi. Le tappe prevista dal calendario dicono, infatti, che il Superbonus terminerà definitivamente nel 2023. Alla fine dell’anno, invece, la deduzione all 110% non sarà più valida per le abitazioni unifamiliari e gli immobili autonomi, stessa cosa succederà fra un anno per i lavori condominiali.