Supplente MAD, i ruoli e quanto guadagna: tutte le info

Supplente MAD, i ruoli e quanto guadagna: tutte le info

Supplente MAD, i ruoli e quanto guadagna: tutte le info

Redazione  |
mercoledì 19 Giugno 2024

Una curiosità frequente è quella relativa alla differenza di stipendio e a quanto guadagna un supplente MAD.

Il lavoro dei docenti è molto impegnativo e spesso si parte proprio da una fascia meno desiderata fino ad arrivare al ruolo che si desidera. Una curiosità frequente è quella relativa alla differenza di stipendio e a quanto guadagna un supplente MAD (Messa a disposizione) e il ruolo che svolge. Risponderemo di seguito a questi quesiti.

Cos’è la Messa a disposizione

Bisogna innanzitutto sapere che la MAD permette agli insegnanti e agli aspiranti docenti di essere disponibili agli occhi delle scuole per svolgere supplenze senza passare necessariamente tramite un concorso pubblico oppure le graduatorie d’istituto. Si tratta di una sorta di autocandidatura che è riconosciuta e regolamentata dalla normativa scolastica italiana. Dunque nel momento in cui nelle varie graduatorie non figura la disponibilità di docenti la MAD entra in gioco e consente ai Dirigenti Scolastici di coprire le assenze con supplenze di medio o lungo periodo. In sintesi si garantisce una soluzione per evitare cattedre vuote.

I requisiti e la candidatura

Non sono richiesti requisiti particolari essendo una candidatura informale. Sono ritenuti vantaggi preferenziali una laurea o il titolo di studio richiesto per l’incarico e la fascia di concorso. Si può inviare una messa a disposizione pure soltanto con un diploma. Il Dirigente Scolastico che non ha disponibilità di docenti nelle graduatorie di seconda e terza fascia può convocare pure candidati con un diploma o una laurea triennale. Invece per quanto concerne gli insegnanti di sostegno il MIUR ha limitato la possibilità soltanto ai docenti non iscritti nelle graduatorie.

La presentazione della Messa a disposizione può essere effettuata tramite la consegna a mano, l’nvio con raccomandata e l’uso della Posta Elettronica Certificata (PEC). Bisogna inviarla direttamente agli istituti in desiderati per la supplenza rivolgendosi al Dirigente Scolastico. Inoltre si sottolinea che tutti gli allegati alla PEC devono essere firmati digitalmente per essere ritenuti validi.

Quattro tipologie di Messa a disposizione

  • MAD classica: candidatura per materie riguardo il proprio titolo di studio.
  • MAD per il sostegno: destinata ai candidati che desiderano occupare posizioni di supporto nell’ambito dell’insegnamento.
  • MAD per i recuperi estivi: quanti vogliono candidarsi per i corsi di recupero di giugno e luglio.
  • MAD per il personale ATA: candidati per incarichi amministrativi, tecnici e ausiliari nelle scuole.

Quanto guadagna supplente MAD?

I docenti assunti con la MAD possono avere uno stipendio variabile. Possibile che oscilli orientativamente tra 1.100 e 1.300 euro netti al mese. Solitamente la retribuzione media per un supplente, in base al livello scolastico, è quella che di seguito riportiamo:

  • Intorno ai 1.180 euro per la scuola dell’infanzia e primaria (materna e elementare);
  • Circa 1.240 euro per la scuola secondaria di primo grado (media);
  • Si aggira sui 1.350 euro per la scuola secondaria di secondo grado (superiore).

Un’ora di supplenza MAD

Gli importi possono mutare se si considerano benefici aggiuntivi come l’assegno al nucleo familiare o ferie non godute. Lo stipendio delle supplenze di breve durata si calcola tenendo in considerazione i mesi, i giorni e le ore di servizio prestato. Ad ogni modo approssimativamente all’ora una supplenza MAD viene retribuita così:

  • 1 ora: 90 euro;
  • 2 ore: 175 euro;
  • 4 ore: 382 euro;
  • 6 ore: 503 euro;
  • 8 ore: 785 euro;
  • 10 ore: 956 euro;
  • 12 ore: 1.057 euro;
  • 14 ore: 1.208 euro;
  • 16 ore: 1.329 euro;
  • 18 ore: 1.460 euro.

La modalità di pagamento

Prevista una procedura specifica per la gestione dei pagamenti. La segreteria scolastica inserisce i dati nel sistema informatico del MIUR trasmettendoli al sistema incaricato del calcolo automatico del trattamento economico per i supplenti (NoiPa). Si verifica il calcolo e viene autorizzato il pagamento. I dati finali sono trasmessi alla Ragioneria Generale dello Stato per verificare l’aggiuntiva della disponibilità dei fondi. Nel caso in cui non fossero immediatamente disponibili NoiPa attende che il Ministero ricarichi i fondi prima di comunicare alla Ragioneria dello Stato di procedere con il pagamento. Il supplente quindi in questa situazione dovrà attendere.

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