I giovani presenti negli istituti isolani sono seguiti da personale formato in modo specifico
PALERMO – La Sicilia sembra essere un’isola felice per le famiglie che devono vivere ogni giorno la quotidianità di un figlio diversamente abile, che deve crescere per trovare il proprio posto nel mondo, e affidarlo alla scuola, come luogo sia di crescita culturale ma anche di socializzazione e inclusione.
In Sicilia i ragazzi disabili seguiti da personale formato
Gli ultimi dati forniti dall’Istat sono quelli relativi all’anno scolastico 2022/2023. In Sicilia i ragazzi disabili sono, nella grande maggioranza dei casi, seguiti da personale formato in maniera specifica. Soltanto il 10,2% di questi insegnanti, infatti, proviene dalle liste curriculari, cioè quelli elenchi che contengono personale non formato ma che viene utilizzato per far fronte alla carenza di figure specializzate. Il numero acquisisce il suo valore nel confronto con il resto d’Italia, in cui tale cifra sale al 29,6%. Diventa ancora più rilevante in termini di macroterritorio: nelle regioni del Nord la quota di insegnanti curricolari che svolge attività di sostegno sale al 42%. I numeri siciliani diventano ancora più bassi se si guarda alle scuole secondarie di secondo grado, dove si scende al 5,1%, contro il 23,2% nazionale. Al contrario, la percentuale siciliana più alta si registra in riferimento alla scuola dell’infanzia, dove il personale non formato arriva al 17,4%, contro il 32,4% nazionale.
Un altro dato interessante riguarda i ritardi nell’assegnazione del docente al singolo allievo disabile. Al 10 ottobre 2022, a circa un mese dall’inizio della scuola, in Sicilia non erano stati attribuiti il 10,1% degli incarichi, contro il 12,4% di media nel resto della Penisola. Dati positivi sono registrati anche in riferimento alla formazione specifica nell’utilizzo dei numerosi strumenti tecnologici e informatici disponibili per una gestione meno tradizione della didattica, dai programmi di video-scrittura alla sintesi vocale, dal riconoscimento ottico di caratteri agli e-book e audiolibri, fogli di calcolo, programmi per la creazione di mappe e molti altri strumenti. Questi strumenti sono in continua evoluzione ed è quindi fondamentale il progressivo aggiornamento degli insegnanti per favorirne un uso corretto.
La formazione dei docenti per il sostegno
La formazione dei docenti per il sostegno in tecnologie educative specifiche per gli alunni con disabilità risulta ancora poco diffusa nella Penisola: solo in una scuola su quattro (24%) tutti gli insegnanti hanno frequentato almeno un corso, nell’8% delle scuole nessun insegnante per il sostegno ha mai frequentato un corso specifico di aggiornamento per l’utilizzo di tali tecnologie. In Sicilia i numeri sono migliori: soltanto nel 6,2% delle scuole non sono presenti insegnanti formati, mentre lo sono tutti nel 27,6% degli istituti. Si sale al 29,6% nelle scuole secondarie di secondo grado, e si scende al 26,8% nelle scuole primarie.
Oltre agli insegnanti di sostegno, nelle scuole siciliane è molto presente la figura dell’assistente all’autonomia e alla comunicazione. Si tratta di operatori, finanziati dagli Enti locali, che hanno il compito di facilitare la comunicazione dello studente con disabilità, stimolare lo sviluppo delle abilità nelle diverse dimensioni della sua autonomia, mediare tra l’allievo con disabilità e il gruppo classe per potenziare le loro relazioni, supportarlo nella partecipazione alle attività, partecipando all’azione educativa in sinergia con i docenti. In Sicilia, nell’anno scolastico 2022/2023 ne erano presenti uno ogni 2,9 alunni disabili, contro una media nazionale che sale al 4,4. La Sicilia è un unicum nel Mezzogiorno, dove il rapporto sale a 4,7, con punte massime in Campania dove supera la soglia di 9,5 alunni con disabilità per ogni assistente. La presenza di queste figure aumenta invece nelle regioni del Centro dove il rapporto scende a 3,7 alunni per assistente.