Messina

Amministrazione De Luca, si tirano le prime somme

TAORMINA (ME) – Un anno dopo le elezioni amministrative che lo hanno visto assoluto protagonista con il 64% dei consensi, Cateno De Luca si è presentato venerdì scorso in Consiglio comunale per discutere la Relazione sul primo anno di attività da sindaco di Taormina.

“Ritengo – ha dichiarato De Luca – sia un obbligo per chi amministra presentarsi alla città e dare conto delle attività messe in campo”. È stato lo stesso leader di Sud chiama Nord, infatti, a far approvare all’Ars una norma che obbliga i sindaci a relazionare in consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma amministrativo, sulle attività svolte e su fatti rilevanti.

Una norma che prevede l’obbligo di presentazione annuale di questa relazione e che, in caso di ritardo di oltre 60 giorni, vengano applicate sanzioni sia sui trasferimenti regionali che sull’indennità del sindaco. Lo stesso consiglio comunale, secondo la norma, deve esprimere le proprie valutazioni sulla relazione entro dieci giorni dalla sua presentazione. In caso contrario, viene nominato un commissario ad acta per garantire l’adempimento.

Innanzitutto si è pensato a tirare fuori Taormina dal dissesto

Per l’amministrazione De Luca non è stato semplice arrivare a una sintesi compiuta ed esaustiva dell’intensa attività svolta. Secondo quanto discusso, nell’ultimo anno si è pensato innanzitutto a tirare fuori la città dal dissesto finanziario – approvato in Consiglio comunale a luglio del 2021 (Delib. n. 66) – attraverso una serie di misure tributarie denominate “Salva Taormina”. Il primo anno di De Luca è stato infatti l’anno degli aumenti: tasse comunali, canoni, concessioni e tutte le tariffe collegate ai servizi di diretta competenza municipale, con l’obiettivo di non ripetere gli errori del passato che avevano portato al default, con debiti fuori bilancio da 18 milioni e mezzo di euro, ma anche per appianare un ulteriore buco da 5 milioni che Palazzo dei Giurati avrebbe accumulato soltanto nell’ultimo anno della precedente legislatura.

“Ho dovuto constatare che questa città dorata – ha detto il sindaco ai consiglieri – è stata stuprata da logiche lobbistiche che hanno imperato nelle stanze del palazzo e nei punti nevralgici delle dinamiche cittadine, senza tener conto della compatibilità e degli effetti sull’intero sistema economico finanziario dell’istituzione municipale, e riducendo al collasso l’Ente”.

Sono numerose infatti, le denunce e le segnalazioni all’Autorità giudiziaria degli illeciti riscontrati dall’attuale amministrazione. Lo stesso De Luca, “non contento di come vengono gestiti gli uffici”, avrebbe chiesto inoltre un passo indietro al comandante della Polizia locale, Daniele Lo Presti, e al dirigente dell’Ufficio tecnico, Massimo Puglisi.

Nella Relazione annuale sono stati ricordati i passaggi che hanno portato al recente cambio di gestione del servizio di raccolta rifiuti, così come la storica riapertura del Palacongressi, grazie all’ultimazione dei lavori per ottenere la piena agibilità e la vittoria legale con Aditus srl per l’affidamento in gestione.

La discussione è continuata poi sull’uscita del Comune dalla Fondazione Taormina arte Sicilia, e contestualmente sulla battaglia intrattenuta con Palermo sulla gestione degli eventi al Teatro antico, che ha portato alla modifica della Legge regionale n. 20/2000, grazie alla quale adesso Taormina, così come tutti gli altri comuni sede di beni archeologici, hanno diritto a percepire il 15% degli incassi della vendita dei biglietti di ingresso per un importo non superiore a 600 mila euro annui, e una quota pari al 50% del canone di concessione a carico dei privati, organizzatori di eventi, anche di grande portata. Altro obiettivo degno di riconoscimento è stato l’ottenimento della bandiera blu per la spiaggia di Mazzeo.

Il confronto tra amministrazione e cittadinanza è proseguito invece domenica scorsa nell’appuntamento in piazza “A te il microfono”, voluto dal sindaco per permettere a qualsiasi cittadino di presentare domande ai componenti della Giunta.