Taormina, lavori per l'ospedale San Vincenzo - QdS

Taormina, lavori per l’ospedale San Vincenzo

Massimo Mobilia

Taormina, lavori per l’ospedale San Vincenzo

mercoledì 12 Febbraio 2020

L’Ospedale di Taormina sarà interessato da importanti interventi messi a bando dall’Asp. Sarà costruita una passerella di collegamento tra il plesso principale e un edificio distaccato

TAORMINA (ME) – In attesa che la Regione siciliana ridefinisca la convenzione con l’ospedale Bambino Gesù di Roma, in scadenza a luglio, per salvare il rinomato Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo, l’ospedale San Vincenzo di Taormina ha finalmente visto aggiudicare i lavori per importantissime opere di ammodernamento. Interventi del valore di circa 210 mila euro che l’Asp di Messina aveva messo a bando principalmente per realizzare una passerella di collegamento tra il plesso principale del nosocomio e un edificio distaccato, in cui vengono trattati i pazienti sottoposti a radioterapia.

I lavori dovrebbero a questo punto partire nel giro di due mesi e concludersi nel più breve tempo possibile, per consentire finalmente un passaggio diretto e interno ai pazienti di oncologia, attraverso un ascensore che porterà al secondo livello, dal quale poi si estenderà la passerella coperta fino all’altro edificio.

Per l’ospedale taorminese di contrada Sirina, le novità positive però non finiscono qui. L’Asp peloritana, diretta da Paolo La Paglia ha anche deliberato in questi giorni l’acquisto di sette televisori che verranno installati nelle principali sale di attesa, nell’ambito delle nuove Linee di indirizzo per il decoro delle strutture ospedaliere varate dall’assessorato regionale diretto da Ruggero Razza. Iniziativa che include anche l’attivazione della linea wi-fi gratuita e di nuovi arredi e segnaletica, soprattutto per l’ala del Pronto soccorso, che è quella maggiormente affollata e sottoposta a un costante sovraccarico di utenza, dove già operano, con una speciale convenzione, i volontari della Croce rossa a supporto dei pazienti.

Ricordiamo, infatti, che il San Vincenzo di Taormina è un ospedale strategico nel versante ionico tra Messina e Catania, un presidio multidisciplinare (spoke o dea di primo livello), che va a servire una popolazione di circa centomila abitanti, se si considera l’enclave della Valle dell’Alcantara. Un nosocomio che non può essere considerato di periferia, come riconosciuto anche nel 2017 dalle delegazioni internazionali in visita per il G7. L’ospedale ricevette l’encomio ufficiale della Casa Bianca e dei governi francese e giapponese.

Il solo Pronto soccorso, che venne ristrutturato proprio in occasione del vertice mondiale con 250 mila euro di lavori, nel 2018 ha fatto registrare 30 mila accessi. Per arrivare poi a reparti che sono delle vere e proprie eccellenze sanitarie come l’Emodinamica e la Cardiochirurgia, in particolare quella pediatrica che opera in convenzione col Bambin Gesù di Roma sin dal 2010, sopravvivendo alle annuali minacce di chiusura per mancanza di risorse e per la volontà politica di riaprire il reparto all’ospedale Civico di Palermo, chiudendo Taormina. Intenzioni comunque sin ora scongiurate dal Governo Musumeci, che si è impegnato a tenere in piedi entrambi i centri per i due versanti dell’Isola.

Tra l’altro, oltre a rappresentare realmente un punto di riferimento per tutto il Meridione d’Italia, il Centro taorminese ha salvato in questi anni centinaia di piccole vite provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo, mentre i medici che operano nella Perla si sono resi protagonisti di numerose missioni umanitarie in Paesi africani come Libia e Tanzania, o del Centro e Sudamerica. A marzo è pronta una nuova missione in Namibia, mentre nel corso del 2020 il Centro stesso ospiterà 15 medici – insieme a personale paramedico – provenienti da El Salvador, Spagna, Libia, Tanzania, Namibia e Isole Mauritius, proprio per dare supporto formativo, totalmente a titolo gratuito, in cardiologia e anestesia neonatale e pediatrica, rianimazione cardiologica, terapia intensiva e pediatria in generale.

Insomma, un’eccellenza assoluta e di respiro internazionale, che spesso si scontra con logiche di bilanci e tagli della pubblica amministrazione, che va assolutamente salvaguardata.

Twitter: @MassimoMobilia

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