Gli accertamenti della Polizia Scientifica
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, disposti dal Questore Annino Gargano, finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati nella città di Messina, agenti della Polizia di Stato hanno tratto in arresto in flagranza di reato un messinese di 40 anni ritenuto responsabile del reato di detenzione illegale di armi alterate e munizionamento.
I controlli hanno riguardato, in particolare, il rione Taormina, area ad elevata intensità criminale, ove gli uomini della Squadra Mobile e della locale SISCO (Sezione Investigativa del Servizio Centrale Operativo), nei giorni scorsi, hanno effettuato una perquisizione personale, estesa all’autovettura condotta dal quarantenne controllato.
Taormina, arma affidata alla Polizia Scientifica
All’esito dell’attività, occultata all’interno del vano collocato sotto il freno a mano, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola a salve, semiautomatica, artigianalmente modificata, rifornita di caricatore con cinque cartucce, anch’esse modificate mediante applicazione di un’ogiva in metallo. Gli investigatori, pertanto, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, diretta dal Dott. Antonio D’Amato, hanno sequestrato l’arma, subito affidata alla Polizia Scientifica per gli accertamenti del caso, ed arrestato il messinese che deteneva illegalmente la pistola, il quale è stato accompagnato in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Quanto sopra, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca, costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase delle indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti le responsabilità e con la precisazione che il giudizio, che si svolgerà in contraddittorio con le parti e le difese davanti al giudice terzo e imparziale, potrà concludersi anche con la prova dell’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.
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