Inizia la scuola e via anche alle circolari da parte dei presidi per porre un freno agli outfit non consoni con nuove circolari o depliant che spiegano cosa non è consentito indossare durante l’orario scolastico. In modo particolare, una preside di un’istituto superiore di Taormina, nel Messinese, ha fatto stampare dei volantini dove viene illustrato ciò che si può indossare (con tutti i tipi di abbigliamento) e quelli non consentiti. Chi non rispetta le regole viene rispedito a casa.
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Rusconi (Anp): “Scuola luogo sacro che va rispettato”
“Parlerei di vestire decente più che di dress code. La scuola è un luogo sacro, che deve avere una sua liturgia, che va rispettato. Nessuno andrebbe a un funerale o a un matrimonio vestito in modo inadeguato; allo stesso modo non si capisce perché a scuola si dovrebbe venire vestiti da bagnini o miss spiaggia”, commenta Mario Rusconi, presidente dell’associazione dei presidi Anp di Roma.
Invece, ad essere contrario al provvedimento della preside è la Codacons. Viene ribadito che tale regolamento rischia di “complicare la vita, burocratizzare l’istruzione e, paradossalmente, creare incertezze e confusione, finendo per limitare pesantemente la libertà degli studenti”.
Il sondaggio, 3 studenti su 10 devono attenzionare l’outfit prima di andare a scuola
Un sondaggio di Skuola.net ha definito che 3 studenti su 10 deve attenzionare a come deve vestirsi la mattina per andare a scuola per non incorrere in sanzioni. Solo 1 studente su 5 ha completa carta bianca per l’abbigliamento scolastico. Le più colpite sono le ragazze con i divieti di scollature generose, magliette che lasciano scoperte le pance, jeans strappati o pantaloni troppo corti.
