Restaurato e restituito al pubblico dal Parco Archeologico il monumento alle spalle della Chiesa di Santa Caterina. La direttrice Gabriella Tigano, "Con l’Odèon di Catania, è il secondo teatro coperto documentato in Sicilia”
Era destinato a spettacoli, concerti, recital teatrali e concorsi musicali. Ma anche a conferenze, letture pubbliche e, certamente, anche a riunioni politiche fra i vertici cittadini.
Parliamo dell’Odèon di Taormina, deliziosa miniatura di un antico teatro coperto nel cuore del borgo, alle spalle della Chiesa di Santa Caterina e poco distante dal monumentale Teatro Antico.
L’Odèon, dopo un accurato intervento di messa in sicurezza e restauro a cura del Parco Archeologico Naxos Taormina, tornerà nei prossimi giorni ad essere restituito al pubblico.
Gabriella Tigàno, archeologa e direttore del Parco Naxos Taormina, ha spiegato che “Sotto il profilo storico scientifico, questo Odèon affianca dal I secolo d.C. o dagli inizi del II, un tempio i cui resti sono parzialmente inglobati nelle fondazioni della Chiesa di Santa Caterina e del quale non conosciamo la divinità venerata”.
La cavèa, è realizzata in laterizio e contiene undici ordini di posti, divisi da tre scalette. Della scena rimane una porzione del prospetto del pulpitum, con resti di una nicchia semicircolare.
“La parte lignea del palcoscenico – ha aggiunto la studiosa – insisteva sui gradini del tempio, mentre il suo colonnato è probabile che facesse da scenografia. Insieme all’Odèon di Catania, quello di Taormina è il secondo teatro coperto documentato in Sicilia”.
L’intervento di messa in sicurezza e restauro, progettato e finanziato dal Parco Archeologico Naxos Taormina, ha riguardato il consolidamento e il montaggio di alcuni frammenti nella volta; consolidamento del muro di recinzione sud con sostituzione delle strutture di sostegno e rifacimento degli intonaci moderni; il ripristino degli elementi lapidei distaccati; la messa in sicurezza della volta (centinatura e puntellamento); il consolidamento dell’arco della cavea; oltre allo scerbamento e alla generale disinfestazione dell’area.
Le sovrastrutture in legno, realizzate da Taoarte – al quale il sito è stato consegnato il 14 agosto scorso – sono state preventivamente approvate dalla Soprintendenza di Messina e occuperanno il monumento solo per qualche settimana.
Al termine degli spettacoli saranno smontate. Così come le centine, parte dell’intervento a consolidamento delle volte.
La visita all’Odèon è gratuita: vi si accede tutti i giorni, dalle 9 fino a un’ora prima del tramonto. La gestione e programmazione di piccole rassegne culturali è affidata alla Fondazione Taoarte.