Un gruppo di lavoro incaricato di svolgere un monitoraggio costante e rigoroso sullo stato di avanzamento della spesa del Fesr per gli anni 2025 e 2026 e di individuare le soluzioni per accelerare le procedure.
È questo il risultato di una riunione organizzata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a Palazzo d’Orleans con gli assessori alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, all’Energia, Roberto Di Mauro, all’Istruzione, Mimmo Turano, all’Ambiente, Giusi Savarino, e alla Salute, Daniela Faraoni, alla presenza del dirigente generale del dipartimento Programmazione, Vincenzo Falgares.
L’incontro
L’incontro si è reso necessario a seguito di alcune criticità nell’attuazione del programma e, in particolare, delle difficoltà nella spesa di circa 700 milioni di euro, 200 quest’anno e 500 nel 2026.
«Gli assessori e i dirigenti generali dei dipartimenti coinvolti – sottolinea il presidente Schifani – saranno chiamati a prestare maggiore attenzione, a superare le lentezze burocratiche che stanno rallentando la regolare esecuzione dei piani di spesa e a profondere il massimo sforzo per impedire il disimpegno delle risorse. Sull’impiego dei fondi europei si gioca una grande partita per lo sviluppo della Sicilia. Ulteriori ritardi ed esitazioni non saranno più consentiti». La task-force si insedierà nei prossimi giorni e farà capo direttamente alla Presidenza della Regione.
Il bando per l’agricoltura
Due milioni di euro per sostenere la promozione per il rafforzamento della competitività del settore agricolo siciliano. È stato pubblicato il bando a valere della sottomisura 3.2 del Psr Sicilia 2014/2022 rivolto ad associazioni di consumatori e consorzi.
L’obiettivo è incentivare le attività di informazione e promozione rivolte ai consumatori e migliorare ulteriormente le prestazioni economiche delle aziende agricole siciliane, promuovendo le produzioni regionali di qualità.
«Con questa misura – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Salvatore Barbagallo – stimoliamo la promozione delle nostre aziende nel mercato interno ed europeo. È un modo per dare slancio alla produzione di qualità che potrà fare da volano per la crescita delle nostre imprese».
I progetti dovranno riguardare campagne di partecipazione a fiere in Paesi Ue, iniziative di informazione e promozione rivolte ai consumatori esclusivamente sul mercato nazionale, regionale e dell’Unione (punti vendita, workshop, incontri B2b, seminari, eventi promozionali), campagne di partecipazione a fiere in regioni Italiane. La spesa massima ammissibile a finanziamento non potrà superare la somma di 750mila euro. Le istanze vanno presentate entro il 10 di marzo.

