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Tasse universitarie 2025-26, possibilità di esenzioni e riduzioni con l’ISEE: ecco come funziona

Tasse universitarie 2025-26, possibilità di esenzioni e riduzioni con l’ISEE: ecco come funziona
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Il modello ISEE Università infatti, permette di attivare l’esenzione totale alle tasse universitarie soggetto a pagamento, oppure a una riduzione. Per ottenerlo però, bisogna avere la certificazione aggiornata all’anno 2025, e non solo

Ogni anni, ottobre equivale al mese dell‘iscrizione universitaria, con le consuete tasse da pagare. Ma come si può pagare di meno per il 2025-26? E quali sono le fasce ISEE per poter aver diritto a esenzione o riduzioni di varia tipologia? In questo articolo, una breve panoramica sulle norme riguarda alla tasse dell’Università, l’ISEE e come si può risparmiare qualche euro dopo l’iscrizione, se idonei naturalmente.

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ISEE, tasse universitarie 2025-26 e possibilità di sconti. Come funziona

Partiamo dalle basi: per pagare meno tasse universitarie nell’anno accademico 2205-26, bisognerà essere in possesso di un ISEE in corso di validità, quindi una DSU presentata a partire da gennaio 2025. Per avere diritto, necessario che nelle certificazione venga specificato che tutto ciò è in funzione del “diritto allo studio”, indirizzando il codice fiscale con il relativo nominativo dello studente oggetto a riduzioni o, in alcuni casi, anche l’esenzione totale dal pagamento.

Il modello ISEE Università infatti, permette di attivare l’esenzione totale alle tasse universitarie soggetto a pagamento, oppure a una riduzione. Per ottenerlo però, bisogna avere la certificazione aggiornata all’anno 2025. Ma qual è la fascia ISEE definita come limite massimo? Questa corrisponde – secondo il decreto MIUR del 3 agosto 2021, n. 1014, ai 22.000 euro per l’esenzione totale. Una volta raggiunta una somma più alta di tale cifra, è prevista “soltanto” l’esenzione parziale della cifra da versare all’Università.

Come fare l’ISEE per l’Università nel 2025-26

Come fare l’ISEE, dunque? E’ tutto molto semplice. Per poterlo richiedere per poi presentarlo, bisogna richiedere il rilascio del modello ISEE all’INPS, magari affidandosi a un CAF, commercialista o consulente esperto. Una seconda ipotesi è quella di compilare in modo autonomo la DSU, accesso a quest’ultimo punto sul sito dell‘INPS (CLICCA QUI per tutte le informazioni del caso). Qualunque sia la tipologia di proposta scelta per accedere al proprio ISEE però, è necessario ricordare che il modello specifico in modo da fare accesso alle tasse universitarie dovrà contenere la seguente denominazione: “si applica alle prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario”. Oltre tutto questo, sarà anche cruciale indicare il codice fiscale dello studente a cui andrà il beneficio di esenzione delle tasse o, in altro caso, di riduzione.

Ricordiamo che, nel caso in cui non venga compilata la Dsu a fini universitarie, sarà impossibilitata all’uso per l’accesso alle agevolazioni al pagamento, versando quindi la somma prevista al completo. Importante dunque stare attenti alle scadenze previste dalla propria università di frequenza, sottolineando che l’ISEE – per il rilascio – può fare attendere anche dai 7 ai 15 giorni complessivi/lavorativi .

Università e le fasce ISEE: ecco tutti i criteri stabiliti per il nuovo anno 2025-26

Ma quali sono le fasce ISEE che corrispondono a esenzione/riduzione o pagamento parziale delle tasse universitarie per l’anno accademico in arrivo 2025-26? Queste, a differenza di altri anni, sono state lievemente ritoccate, evidenziando che un ISEE di importo non più ai 22.000 euro e fino ai 30.000 euro sono ritenuti validi per una modifica alla tasse. L’esenzione più bassa spetta solo agli studenti con reddito più basso, e nello specifico a ciò che proponiamo in seguito:

  • da 28.001 a 30.000 euro: si paga il 90%.
  • fino a 22.000 euro: esenzione totale dalle tasse;
  • da 22.001 a 24.000 euro: si paga il 20%;
  • da 24.001 a 26.000 euro: si paga il 50%;
  • da 26.001 a 28.000 euro: si paga il 75%;

Per gli studenti, infine, va ricordato che dal secondo anno in poi, oltre all’ISEE, contano anche i meriti: servono da quel momento dunque almeno 10 crediti formativi (CFU) per iscriversi al secondo anno e almeno 25 CFU per gli anni successivi.