La nuova variante del Covid 19, Omicron, altamente contagiosa, sta facendo levitare giorno dopo giorno il numero dei positivi ma contestualmente scende il tasso di mortalità per chi è vaccinato
La nuova variante del Covid 19, Omicron, altamente contagiosa, sta facendo levitare giorno dopo giorno il numero dei positivi. Quello che più volte è stato rilevato è che la stessa variante è meno letale di Delta e delle precedenti per chi è vaccinato da meno di 4 mesi (dopo serve la dose booster per riportare i livelli degli anticorpi a un livello di protezione ottimale).
Nuovi positivi al Covid e deceduti negli ultimi 30 giorni
Per questo ci vengono incontro i dati dell’Istituto superiore di sanità di sabato scorso, gli ultimi disponibili. Negli ultimi 30 giorni a fronte di 1.108.367 nuovi positivi si sono avuti 1.170 morti tra i non vaccinati, 107 tra chi si era vaccinato da meno di 4 mesi, 84 tra chi aveva ricevuto anche la terza dose (anche se bisogna notare che di questi 56 erano ultraottantenni con altre patologie).
Tasso di mortalità tra vaccinati e non vaccinati
Il tasso di mortalità per 100.000 abitanti nell’ultimo mese è stato pari a 34 per i non vaccinati, 4,1 per i vaccinati con ciclo completo terminato da più di quattro mesi, 3 per i vaccinati con ciclo completo da meno di 4 mesi, infine 1,3 per i vaccinati con dose booster.
Tasso di letalità del Covid
L’Università di Oxford insieme alla John Hopkins di Baltimora, ogni giorno elaborano in modo dettagliato i dati ufficiali dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
I grafici realizzati (noi abbiamo preso in considerazione i dati relativi all’Italia) mostrano ancora una volta l’aumento esponenziale dei contagi negli ultimi 4 mesi.
Il secondo grafico preso in considerazione mostra invece la progressiva diminuzione, nello stesso periodo, dell’indice C.F.R. (Case Fatality Rate, ovvero il tasso di letalità) in Italia.
Il C.F.R. è l’indice di mortalità (o tasso di letalità) che rappresenta la pericolosità di una malattia; è ottenuto dal rapporto percentuale tra il numero dei contagiati ufficiali ed i decessi registrati.
Al 12 gennaio (considerando gli ultimi sei mesi e quindi da quando sono entrati in gioco i vaccini) il tasso di letalità in Italia si attestava allo 0,22% (come si evince facilmente osservando la curva), decisamente più basso del 2,1% che riscontra l’Istituto superiore di sanità considerando i dati da inizio pandemia (137.285 deceduti su poco più di sei milioni e mezzo di casi).
Morbillo, vaiolo, pertosse: malattie più letali del Covid
In conclusione, prendendo in riferimento il tasso di letalità delle principali malattie mortali, si può ben dire che il Covid 19 (soprattutto nella sua ultima variante Omicron) per i vaccinati risulta essere meno letale (fonte Wikipedia) di malattie come il morbillo (tasso di mortalità tra l’1 e il 3%), il vaiolo (1%), la pertosse (1%), la malaria (0,3%), la tubercolosi (43%), il tetano (50% nei non vaccinati e non trattati) o le infezioni da HIV se non trattate (99%).
Dario Raffaele