Mise: il programma intende potenziare progetti che sfruttino sistemi quali Blockchain, Intelligenza artificiale (Ai), Internet delle cose (IoT). Le concessioni, fino ad un milione di euro per intervento, sosterranno non oltre l’80% delle spese ammissibili
PALERMO – Il ministero dello Sviluppo economico ha avviato la procedura di selezione dei progetti di sperimentazione e ricerca da ammettere al finanziamento del programma di supporto alle tecnologie emergenti 5G. Il progetto si esplica nell’ambito della delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) numero 61/2018 e del relativo decreto ministeriale dello scorso 26 marzo.
Il programma ha l’obiettivo di realizzare progetti di sperimentazione, ricerca applicata e trasferimento tecnologico, da sviluppare anche in collaborazione con gli enti territoriali, relativi alle tecnologie emergenti, quali Blockchain, Intelligenza artificiale (Ai), Internet delle cose (IoT), collegate allo sviluppo delle reti di nuova generazione, che possano costituire dei volani per lo sviluppo imprenditoriale sul territorio. Il programma è diviso in due assi di intervento sinergici tra loro.
Il primo vedrà coinvolti i Comuni oggetto di sperimentazione di reti e servizi 5G – Torino, Roma, Catania, Cagliari, Genova, Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera – in cui saranno realizzate, attraverso proposte progettuali, le Case delle tecnologie emergenti. In particolare, si tratta di centri di trasferimento tecnologico, finalizzati a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di startup e a favorire il trasferimento tecnologico verso le Pmi, sui temi del Blockchain, dell’IoT e dell’Intelligenza artificiale. La dotazione finanziaria di questo asse è pari a 30 milioni di euro.
Saranno definite specifiche convenzioni con le amministrazioni selezionate tra quelle afferenti ai bacini territoriali di sperimentazione del 5G. La direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Mise si occuperà di coordinare gli interventi, attuare la governance e supportare la progettazione e realizzazione dei Centri di trasferimento tecnologico anche attraverso il supporto di specifica assistenza tecnica.
Relativamente al secondo asse, le Pubbliche amministrazioni, gli Enti pubblici, le Agenzie, gli Enti di ricerca e le Università, potranno candidarsi per la realizzazione di specifici progetti di sperimentazione e ricerca, orientati all’utilizzo delle tecnologie emergenti, attuati attraverso la cooperazione tra più soggetti, in collaborazione con gli operatori titolari di frequenze utilizzabili per il 5G. I progetti oggetto di finanziamento in questo asse dovranno avere caratteristiche di sostenibilità e replicabilità sul territorio nazionale. La dotazione finanziaria è pari a 15 milioni di euro.
In questo caso, la direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali del Mise definirà i criteri di selezione degli interventi e delle linee guida tecnologiche, predisporrà la specifica procedura di evidenza pubblica e ne curerà la valutazione, selezione e contrattualizzazione con le aggregazioni beneficiarie. Inoltre, si occuperà anche di gestione tecnica ed amministrativa, anche con il supporto di un’assistenza tecnica.
Il finanziamento potrà essere concesso fino ad un massimo dell’80% delle spese riconosciute ammissibili, e comunque per un importo non superiore ad 1 milione di euro per singolo progetto. Le domande di partecipazione alla selezione dovranno essere presentate al ministero entro le ore 12:00 del 4 novembre 2019.